I genitori di oggi conoscono bene la tecnologia perché parte della vita di molte famiglie, ma l’arrivo di questa emergenza ha incentivato ancor più l’utilizzo dei dispositivi tecnologici. Smartphone, tablet, e pc negli ultimi mesi hanno giocato un ruolo fondamentale nella riorganizzazione delle giornate lavorative, scolastiche e non solo, ma non per questo mancano gli interrogativi rispetto all’universo digitale: quali risorse? Quali criticità?
Come gestire la tecnologia in famiglia?
La scuola, dopo un momento di arresto iniziale, si è attivata per far sì che gli studenti potessero seguire le lezioni da remoto e proseguire con il programma scolastico. Gli adolescenti per primi hanno tratto beneficio dalla possibilità di collegarsi con i propri compagni ed insegnanti per mantenere vivo lo spirito della “classe” e ritrovare, anche se in modalità diversa, la presenza della scuola nelle loro giornate. Anche i più piccoli, spesso con l’aiuto dei genitori per il collegamento, hanno avuto l’occasione di rivedere le loro maestre per salutarle e raccontare loro dei compiti svolti così come delle giornate a casa.
La tecnologia si è presentata dunque come un mezzo in grado di poter dare continuità al mondo scolastico ricreando uno spazio di incontro e di dialogo e lo stesso è accaduto anche per molti luoghi di lavoro.
Non pochi genitori infatti si sono attivati attraverso lo smart working, nella difficoltà di dover conciliare i tempi della vita familiare con quelli della vita lavorativa. Da sempre l’universo tecnologico vanta di aver reso più rapido lo scambio e anche sul fronte lavorativo sembrano essere molti i vantaggi e le possibilità consentite dal lavoro da remoto. Nonostante questo i genitori sottolineano come la costante reperibilità e i ritmi della giornata lavorativa in smart working spesso non si concilino con i tempi di una quotidianità vissuta a casa con i propri figli. I bambini richiedono attenzioni e possono fare fatica ad accettare che mamma o papà continuino ad essere reperibili per lavoro anche stando a casa. Gli adolescenti invece cercano spazi di privacy e non sono disposti a condividere il computer che serve loro sia per la scuola sia per giocare con gli amici.
La soluzione, a volte, risiede nella possibilità di darsi dei tempi per evitare che tutto si riduca alla costante “connessione” virtuale e all’istantaneità che questa comporta. La tecnologia rappresenta sicuramente una risorsa, ma spesso cavalca il discorso sociale del “tutto e subito”, dove darsi un tempo sembra una missione impossibile. Rispetto a questo, i genitori sono chiamati a poter regolare l’utilizzo dei dispositivi tecnologici anche attraverso l’esempio: “Se mamma riesce a mettere via il cellulare per stare con me, posso farlo anche io”.
Oltre al tempo che i più piccoli passano davanti allo schermo, un altro aspetto che preoccupa i genitori (che spesso utilizzano tablet o cellulare per prendere fiato durante la giornata) è il seguente: “Vedrà qualcosa di inappropriato?”, “Posso impedire che incappi in materiale non adatto a lui?”. Al giorno d’oggi infatti non è raro che, navigando in rete, i bambini possano erroneamente imbattersi in immagini, video, pubblicità non adatti alla loro età. Tali incontri rappresentano sempre un rischio. Il primo filtro è sicuramente lo sguardo attento dei genitori, ma per quando navigano in autonomia l’Associazione ha realizzato il Web Parental Control, un sistema di filtro gratuito che limita l’accesso a materiale e siti considerati inadatti al mondo dell’infanzia. Questa iniziativa è nata per lasciare genitori e bambini meno soli, nella convinzione che la creatività ingenua del mondo infantile debba essere rispettata.
In conclusione, la tecnologia coniuga aspetti di risorse e criticità. Non dimentichiamoci che tablet, computer e cellulare possono essere strumenti utilizzati per aprirsi al mondo e per questo affascinano sia bambini sia adolescenti. In queste dinamiche non può mancare il ruolo dell’adulto che, inserendosi, può favorire e veicolare il senso del limite, il senso critico e dunque la cautela necessaria con cui navigare nel mondo digital.
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