L'Associazione Pollicino e Centro Crisi Genitori Onlus è nata nel 2006 a Milano, a fronte del preoccupante aumento dei disordini alimentari anche in età pediatrica, per prevenire e curare il disagio psicologico in età evolutiva, con un’attenzione specifica proprio sui disturbi del comportamento alimentare. Pollicino quindi accoglie e ascolta bambini e adolescenti, ma anche i loro genitori, con le loro preoccupazioni e le loro intuizioni.
L’associazione è oggi costituita da una équipe di psicologi, psicoanalisti, psicoterapeuti, medici, pediatri, neuropsichiatri, psicomotricisti che lavorano insieme con l'obiettivo di promuovere sensibilizzazione, prevenzione e cura rispetto a diverse aree di difficoltà: dai disordini alimentari alle nuove dipendenze (come quelle dal digitale e dagli strumenti tecnologici), dalle fatiche scolastiche a quelle evolutive.
Uno spazio particolare è riservato alla preoccupazione genitoriale, uno spazio in cui possa essere accolta, ascoltata e rispettata: l’intento è quello di aiutare innanzitutto i genitori a cogliere il messaggio unico e peculiare che ogni bambino invia attraverso l'utilizzo distorto del cibo o con comportamenti “difficili” a casa e a scuola. Per la nostra Associazione, la preoccupazione è un valore: “pre-occuparsi” significa appunto “occuparsi prima” e dunque, in un certo senso, prevenire!
Fondamentalmente quindi si potrebbe dire che noi di Pollicino ascoltiamo! In che modo?
Attraverso sportelli d’ascolto dedicati, un numero verde nazionale inserito nella Mappatura del Ministero della Salute (800.644.622). Inoltre ad ogni richiesta d’aiuto segue un primo incontro gratuito con uno psicologo che considera insieme alle mamme e ai papà la possibilità di iniziare un percorso di sostegno alla genitorialità, un trattamento psicoterapico oppure di avvalersi della consulenze di altri specialisti.
Ciò che caratterizza il nostro ascolto è il fatto di essere un ascolto gentile, che si rivolge ai genitori non soltanto come figure di riferimento fondamentali dei figli, ma anche come soggetti portatori di una loro storia personale che si intreccia con la loro genitorialità.
Prevenire significa soprattutto non dimenticare che il cibo più nutriente per un bambino è l’ascolto. Per questo organizziamo anche incontri di approfondimento e interventi nelle scuole, con gli educatori e con i genitori, sia per richiamare l'attenzione sulle nuove forme di disagio psicologico, sia per fornire indicazioni utili su come poter interpretare i primi segnali di malessere, prevenendo così l'insorgere di un disturbo vero e proprio.
Il sintomo infantile costituisce infatti uno strumento di comunicazione con il mondo adulto: per questo motivo il comportamento alimentare e relazionale dei bambini non può essere inteso solo come qualcosa da educare, da rettificare o da omologare, ma anche e soprattutto da comprendere.
La parola ha per noi uno statuto speciale poiché è il mezzo con il quale ogni soggetto può raccontare di sé, esprimere le proprie esigenze e paure, una parola sempre unica, particolare di quella famiglia, di quel bambino. Ed è proprio da un interesse, da un’attenzione condivisa rispetto alle parole che nasce questa collaborazione tra Pollicino e C’era una mamma, e che prende la forma di un Glossario delle parole dell’infanzia a tavola.
Non possiamo così che iniziare dalle parole per noi più importanti e che rappresentano il nostro slogan: Nutrire il cuore.
Quest’espressione vuole condensare i sensi propri dell’atto alimentare, che si originano fin dall’esperienza dell’allattamento: il bambino non è solo nutrito ma si nutre, nello stesso tempo, di un particolare cibo che non va a riempire soltanto lo stomaco e la pancia, ma il cuore. Questo cibo, che passa insieme al latte, rimanda al contatto con il corpo della madre, l’odore, i suoni, alle parole e allo sguardo sul piccolo.
Il bambino inizia ad esplorare tutto il corpo della madre ed è lì che incontra il seno, o in alternativa il biberon, e dunque il latte: per la psicoanalisi infatti non c’è differenza rispetto al tipo di allattamento, l’importante è che ciascuna madre si senta libera di scegliere la modalità più in sintonia con sé.
Il latte rappresenta quindi il primo prezioso dono che la madre offre al proprio piccolo, in grado di soddisfare sia un bisogno fisico (sete-fame) che un desiderio (calore, contatto, amore). Ecco perché il primo incontro del bambino con il latte rappresenta l’incontro con l’amore: la mamma, prendendosi cura del neonato, offre il proprio amore insostituibile legando profondamente e fin dall’inizio il cibo e la dimensione affettiva.
Il cibo sarà sempre cibo per il cuore, e per nutrire il cuore occorre una dieta speciale fatta di sguardi, coccole, tono della voce, vicinanza che rispondono al desiderio del bambino di “essere desiderato”. Una madre che desidera il proprio bambino è attenta a dare un senso, ad esempio, al pianto del proprio figlio: piange perché ha fame oppure perché desidera la mia presenza, la mia vicinanza?
Nutrire diviene così la prima forma di comunicazione tra il bambino e la famiglia, un primo dialogo intimo e unico che precede la prima parola.
Associazione Pollicino e Centro Crisi Genitori Onlus
Via Amedeo D’Aosta, 6 – Milano
info@pollicinoonlus.it - www.pollicinoonlus.it
800.644.622
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