Per chi ama leggere è normale trascorrere intere ore immersi nelle pagine di un libro e sentirsi in un mondo parallelo, lontano da tutto e tutti. È questa una delle più grandi magie della lettura. Ma avete mai pensato quanto la lettura può essere anche un meraviglioso strumento di condivisione? E’ il caso di quando si legge o si racconta una storia ad un bambino che ancora non riesce a farlo da solo. Se pensate alla vostra infanzia sicuramente vi tornerà in mente, tra i ricordi più teneri, il momento in cui un genitore o un nonno vi raccontava una storia.
Non è mai troppo presto per cominciare a leggere un libro ad un bambino. Diversi studi hanno infatti dimostrato come un bambino può trarre beneficio dall’essere coinvolto in questo tipo di attività sin dall’età di 6 mesi. Innanzitutto questi bambini saranno stimolati all’interesse per la lettura e per i libri in generale. Ricordiamo che leggere è un compito “difficile” ed è importante valorizzarlo e motivarlo sin dalla più tenera età. Inoltre miglioreranno la loro capacità di concentrazione e di ascolto, avranno un vocabolario più ricco e saranno più competenti nel definire ed esprimere le loro emozioni. Del resto le storie utilizzano un linguaggio vicino a quello dei bambini, un linguaggio ricco di immagini e di simbolismi.
Attraverso le storie e i personaggi i bambini possono dare un nome a quelle emozioni ancora difficili da definire o, comunque, troppo forti, per riuscire ad esprimerle a voce. Le immagini create ed evocate dalla finzione narrativa vanno oltre i vincoli della realtà oggettiva e del pensiero e permettono, così, di affrontare insieme all’adulto spazi ignoti che possono anche far paura.
E’ importante che la lettura di una storia ad alta voce non sia vista come un compito o un peso, non è un modo per insegnare a leggere precocemente al bambino ma un momento intimo di scambio ed incontro. E’ bene, per far si che sia un momento speciale nella giornata, che si svolga in assenza di altre fonti di distrazione e in un posto dove potete sedervi comodamente con il vostro bambino di modo che anche lui abbia la possibilità di guardare il libro ed interagire con esso, magari indicando le figure. La lettura sarà ancora più coinvolgente se sarà ritmata e variata in base ai personaggi e ai momenti della storia.
La lettura di un libro può diventare un bellissimo rito (per esempio prima di andare a dormire) e un’attività piacevole anche per l’adulto che in questo momento potrà riavvicinarsi alla sua parte “infantile” e condividere pienamente questa esperienza con suo figlio. In questo modo il racconto di una storia sarà un momento di coinvolgimento emotivo per entrambi e rafforzerà il legame affettivo tra chi legge e chi ascolta. Proprio le emozioni che circoleranno tra le righe e le parole permetteranno al bambino di imparare giorno dopo giorno che le storie fanno compagnia, fanno ridere e piangere, divertono e rassicurano.
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