L'avete incontrata al corso preparto o in ospedale, magari avete amiche che svolgono questa professione: ma sapete davvero tutto dell'ostetrica? Cosa fa davvero la donna che per prima tiene tra le braccia vostro figlio?
Cosa dice la legge:l'ostetrica, chi è e cosa fa
L’articolo 1 del profilo professionale (DM n.740 del 14 Settembre 1994) definisce cosi l’ostetrica: “L'ostetrica/o è l'operatore sanitario che, in possesso del diploma universitario abilitante e dell'iscrizione all'albo professionale, assiste e consiglia la donna nel periodo della gravidanza, durante il parto e nel puerperio, conduce e porta a termine parti eutocici con propria responsabilità e presta assistenza al neonato. L'ostetrica/o, per quanto di sua competenza, partecipa:
a) ad interventi di educazione sanitaria e sessuale sia nell'ambito della famiglia che nella comunità;
b) alla preparazione psicoprofilattica al parto;
c) alla preparazione e all'assistenza ad interventi ginecologici;
d) alla prevenzione e all'accertamento dei tumori della sfera genitale femminile;
e) ai programmi di assistenza materna e neonatale.
L'ostetrica/o, nel rispetto dell'etica professionale, gestisce, come membro dell'equipe sanitaria, l'intervento assistenziale di propria competenza. L'ostetrica/o contribuisce alla formazione del personale di supporto e concorre direttamente all'aggiornamento relativo al proprio profilo professionale e alla ricerca. L'ostetrica/o è in grado di individuare situazioni potenzialmente patologiche che richiedono intervento medico e di praticare, ove occorra, le relative misure di particolare emergenza. L'ostetrica/o svolge la sua attività in strutture sanitarie, pubbliche o private, in regime di dipendenza o libero-professionale. ”
Ovviamente questa può definirsi una definizione riduttiva, riguardo la professione dell’ostetrica in quanto, come proprio le numerose leggi che ci tutelano e identificano, l’ostetrica interviene in molti altri campi delle salute e della sfera riproduttiva della donna e del neonato.
Ostetrica: quali sono i suoi doveri?
Il codice deontologico del 2000 ci ricorda che i doveri dell’ostetrica sono:
L'ostetrica/o opera secondo scienza e coscienza, ispirandosi in ogni momento ai valori etici fondamentali della professione e attenendosi alle conoscenze scientifiche validate e aggiornate (…)
L' ostetrica/o ha il dovere di curare con assiduità il proprio aggiornamento scientifico e tecnico, nel quadro di un processo di adeguamento continuo delle proprie conoscenze e competenze lungo l'intero arco della vita professionale.
Ha inoltre il dovere di contribuire alle attività di formazione e aggiornamento. (…)
L' ostetrica/o, al fine di contribuire al progresso scientifico, di perfezionare l' esercizio della professione e di migliorare l'assistenza, s' impegna nell'attività di ricerca nel rispetto dei principi etici. (…)
L' ostetrica/o deve sempre rispondere alla richiesta di bisogno di salute, anche quando questa esuli dalla sua abituale attività o comporti disagio o rischio personale. Nei casi di urgenza deve attivarsi tempestivamente per assicurare una adeguata assistenza. Il rifiuto di prestare soccorso costituisce in tali casi grave mancanza deontologica.
L' ostetrica/o deve salvaguardare in ogni circostanza la dignità e il decoro della professione, assumendo come unico valore di riferimento la tutela della vita e della salute, intesa come diritto della madre, del bambino, della coppia nell'interesse della collettività. (…)
Ostetrica, chi è e cosa fa: il dono di accogliere la vita
Insomma come potete ben intuire il campo d’azione della mia professione è ampio, anche se spesso siamo identificate come figure professionali che si trovano solo in sala parto in realtà non è cosi. Certo per ogni ostetrica la sala parto è il giardino dell’eden, il contatto diretto e il supporto alla donna in travaglio, la meraviglia di vedere nascere una nuova vita, l’onore di tenere tra le mani quel piccolo “neonatino” è meraviglioso. Questo è quello che soprattutto mi fa ogni giorno innamorare del mio lavoro, vedere la natura nella sua massima espressione, la sofferenza negli occhi e nel corpo di una madre, le paure anche quelle più recondite che vengono fuori, arrivare a un apice massimo spesso in cui la donna “non ce la fa più e si sente morire” e poi vedere che quello che si crea è la nascita di un piccolo cucciolo di uomo, e gli occhi di quella madre prima cosi spaventati e sofferenti ora sono solo pieni d’amore per quella piccola creatura appena venuta alla luce.
Voglio concludere questo post con una bellissima poesia sulle “mani dell’ostetrica” e lasciando in fondo all’articolo, per chi fosse interessato, tutti i riferimenti legislativi sulla mia figura professionale.
Le mani dell' Ostetrica: "Mani che raccolgono, mani che palpano, mani che leniscono, mani che contengono, mani che esplorano, mani che massaggiano, mani che invadono, mani che spremono, mani che leggono, mani che capiscono, mani con gli occhi, mani che raccontano, mani che si contorcono, mani che si aprono, mani che benedicono, mani che consolano, mani che asciugano le lacrime, mani che avvolgono, mani che accarezzano, mani che gioiscono, mani lievi, mani dure, mani che profumano del primo profumo della vita."
http://www.fnco.it/codice-deontologico.htm http://www.parlamento.it/parlam/leggi/99042l.htmhttp://www.parlamento.it/parlam/leggi/00251l.htm http://www.parlamento.it/parlam/leggi/06043l.htm http://www.salute.gov.it/imgs/c_17_normativa_1548_allegato.pdf
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