Abbiamo visto “I Crimini di Grindelwald”: attenzione spoiler!
Secondo imperdibile appuntamento con la serie “Animali Fantastici”: il 15 novembre è infatti uscito “I Crimini di Grindelwald” e noi, fan di Harry Potter e innamorati del primo film siamo corsi a vederlo. Errore mio: perché come è accaduto con i successivi capitoli della storia del maghetto, il film ha virato ulteriormente sul noir dopo Animali Fantastici e dove trovarli. Matilde era decisamente piccola, Tommaso proprio al limite: io l’ho adorato (Mio marito è stato abbastanza critico).
Matilde si è auto-sistemata addormentandosi dopo esattamente 5 minuti, mentre Tommaso ha retto fino alla fine, anche se non ha ben capito tutte le sfaccettature della storia.
I Crimini di Grindelwald: La trama
E’ trascorso un anno dalla cattura del mago oscuro Gellert Grindelwald: sembra sotto controllo, ma durante il suo trasferimento da New York a Londra Grindelwald riesce ad uccidere le guardie di sicurezza e a fuggire. Intanto Newt Scamander si rivolge al Ministero della Magia britannico per ripristinare il suo diritto al viaggio internazionale: ma per ottenerlo deve catturare Credence Barebone, l’oscuriale sopravvissuto a New York e che adesso vive a Parigi. Rifiuta l’offerta e Albus Silente lo invia comunque in Francia per proteggere Credence e di aiutarlo nella lotta a Grindelwald, poiché impossibilitato a combatterlo personalmente. Intanto riappaiono Queenie Goldstein e Jacob Kowalski, che hanno seguito la sorella di Queenie, Tina, in Europa. Non possono vivere liberamente il loro amore, osteggiato dai Maghi e questo porterà Queenie a fare una scelta devastante. Credence cerca le proprie origini e Grindelwald cerca Credence, perché crede sia l’unico in grado di uccidere Silente. In un continuo scambio di ruoli e rincorrersi dei personaggi si arriva alla incredibile scoperta finale: Credence è Aurelius Silente, fratello di Albus, e ormai è passato dalla parte del male, insieme a Queenie e a tanti altri. Non resta che scoprire, nei prossimi film, come Albus, Newt e Tina riusciranno a cavarsela.
I Crimini di Grindelwald: gli effetti speciali
Straordinari, meravigliosi, da lasciare a bocca aperta: ogni scena è un equilibrio perfetto di computer grafica, ogni luogo è così compiutamente magico da non far rimpiangere niente dell’episodio precedente. Hanno meno spazio gli animali e più spazio le persone: ma anche i pochi minuti trascorsi nelle stanze segrete di Newt insieme ai suoi ospiti speciali restano stampate nella memoria. Meravigliose anche le interpretazione delle città: Londra e Parigi sono ancora più magiche in questo film. Bellissimi i costumi, soprattutto gli abiti femminili.
I Crimini di Grindelwald: gli attori protagonisti
Sarò di parte: ma Johnny Depp avrebbe potuto stare in piedi fermo al centro dell’anfiteatro circondato dai maghi invece di fare il suo straordinario discorso, e sarebbe stato convincente lo stesso. Una delle colonne portanti del film, insieme a Jude Law (che però sinceramente si è vesto pochino) e che ha lasciato intravedere come il rapporto tra i due fosse decisamente oltre l’amicizia. Eddie Eedmayne è sempre lo stesso Newt: il personaggio più centrato, equilibrato e coerente del film, assolutamente perfetto
I Crimini di Grindelwald: la critica di Tommaso
Mi è piaciuto tantissimo il drago gatto cinese e la scena in cui Newt lo richiama con il sonaglino: ho riso tantissimo! Il mio personaggio preferito resta Newt Scamander: se avessi dovuto scegliere sarei rimasto dalla sua parte.
Non mi è piaciuto il fatto che non ci fosse un finale: insomma non si capisce come va a finire, che succede a Queenie e al ragazzo che si chiama Aurelius!
I Crimini di Grindelwald: la critica di Daniela
Come ho già avuto modo di dire, gli effetti speciali sono il pezzo forte del film: mentre la parte debole resta la trama. Perché va bene voler stupire gli spettatori, ma la storia dei tre pseudo fratelli incrociati è davvero troppo assurda. E’ stato lasciato poco spazio ai meravigliosi animali, troppo all’insopportabile Tina, che mi fa venir voglia, ogni volta che parla, di passare dalla parte oscura. Grandioso Depp e grandioso Law, anche se l’idea di una storia tra di loro mi ha messo un po’ in crisi. Johnny Depp, alla fine, crisi o non crisi, resta il re: e io non ho la stessa incrollabile certezza, che se me lo avesse chiesto, avrei risposto di no...
Insomma storia da 5, effetti da 11, un otto pieno se lo merita. Credo sia un po’ un film di passaggio, e mi lascia comunque una gran voglia di scoprire che succederà!
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