L'evoluzione dell'emangioma infantile
L'emangioma infantile ha un'evoluzione benigna nella maggior parte dei casi, anche se necessita di un attento monitoraggio, come si può leggere qui http://emangioma.net/emangioma-infantile-non-sempre-benigno
Si manifesta dopo poche settimane di vita in misura maggiore nelle femminucce e in neonati prematuri, anche se la causa ancora oggi non è del tutto chiara.
elevato numero di capillari.
Ecco il motivo per cui è classificato come anomalia vascolare o tumore benigno della pelle.
Le fasi in cui si sviluppa sono precisamente 3 e riguardano i primi periodi in cui cresce fino a quando il bambino ha un’età di circa 4 mesi.
Questa è la fase critica, nella quale l'emangioma infantile potrebbe diventare maligno, anche se si tratta di un’eventualità relativamente rara.
La crescita e l'estensione continuano fino all'età di un anno circa, quando tende a stabilizzarsi. Tra i 5 e i 10 anni dovrebbe verificarsi la regressione spontanea.
Quest'ultima avviene in circa il 70% dei casi, anche se negli emangiomi molto estesi, che interessano soprattutto il viso e il collo, possono lasciare segni, cicatrici e pelle iperpigmentata
Le complicanze dell'emangioma infantile
L'emangioma può sanguinare, ulcerarsi, infettarsi e impedire il buon funzionamento di un organo, come per esempio gli occhi o la trachea, ma anche il fegato e il cervello.
Il sanguinamento può verificarsi perché il bambino tende a grattarsi e rischia d'incorrere in emorragie, infezioni e ulcerazioni. L'emangioma infantile deve essere fin da subito sottoposto all'attenzione del pediatra e del dermatologo per le dovute cure. Le complicanze possono portare allo sviluppo di cellule cancerose maligne.
Per gli emangiomi piatti e non molto estesi di solito si procede con l'applicazione di medicamenti topici, mentre nei casi più gravi è necessaria l'asportazione chirurgica.
Come curare l'emangioma infantile
Nei casi in cui l'emangioma infantile non presenti una prognosi negativa si cerca di arrestare la crescita, specie se si trova in zone delicate che possono dare disturbi visivi, della deglutizione, della respirazione o interferire con altre funzioni.
La ricerca ha portato alla scoperta di un altro medicinale molto efficace: il PROPRANOLOLO 3.75mg/ml soluzione orale.
È un farmaco betabloccante che si è rivelato utile a bloccare la crescita, ma anche ad accelerare la diminuzione delle dimensioni dell'emangioma infantile nei casi più seri.
Il 90% dei pazienti trattati con questo ritrovato confermano l'efficacia, che ha portato a un uso molto minore e ormai circoscritto del cortisone. Con quest'ultimo i casi risolti erano solo un terzo, con frequenti recidive e effetti collaterali.
La cura dell'emangioma infantile con questo farmaco deve iniziare quanto più precocemente possibile, anche a poche settimane dalla nascita, per bloccarne soprattutto l'estensione.
La chirurgia è necessaria, invece, nei casi di anomalie vascolari importanti o che interessano organi interni. L'organo più frequentante interessato è il fegato, di cui può essere asportata una parte. In tal caso si procede con la legatura del vaso che alimenta l'emangioma.
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