Paura dell'acqua nei bambini: come dobbiamo comportarci? /
Da mamme, sappiamo che ogni bambino e a sè: è impossibile fare paragone tra fratelli, figuriamoci con altri bimbi. E può capitare che da una parte ci siano bambini che non uscirebbero mai dall'acqua e altri che invece non riescono ad avvicinarsi nemmeno sotto tortura.
Bambini e paura dell'acqua: che succede?
Cosa può portare alcuni bambini ad avere paura dell’acqua? La paura dell'acqua inizia in genere dopo l'anno, ma la fobia vera e propria compare intorno ai 5 anni, per poi scomparire gradatamente verso i 12 anni. Ma non parliamo solo di piscine e mare, ma di una vera e propria ansia nel momento in cui stanno per fare la doccia.
Il 3% dei bambini soffrono di questo problema, che per fortuna molto raramente resiste fino all’età adulta.I bambini vedono nell'acqua qualcosa di instabile, precario, difficile da gestire anche se sono lì presenti i genitori o gli educatori.
Bambini e paura dell'acqua: come si comportano i piccoli?
I bambini che hanno paura dell'acqua, al mare non vorranno nemmeno camminare sul bagnasciuga, mentre in piscina si terranno ben lontani dal bordo. Se la paura è costante e persiste, non dovete assolutamente considerarla un capriccio, ma una situazione da affrontare con serenità e partecipazione.
Bambini e paura dell'acqua: come aiutare i vostri piccoli?
Innanziutto trasmettete loro tanta tranquillità: non dovete essere nè arrabbiati nè delusi. State loro sempre vicino, per dimostrare che in ogni attimo potrete essere lì ad aiutarlo. Soprattutto dovete procedere nella maniera più graduale possibile.
Iniziate bagnandogli le mani: la prima cosa da fare è abituare il bambino a sentire l'acqua sulle mani (una zona molto sensibile, perché ricca di terminazioni nervose). Quindi, partendo da una condizione in cui lui si sente sicuro, al mare, dove tocca, proviamo a mettergli le mani dentro l'acqua. Per stimolarlo, facciamolo pasticciare un po' con l'acqua.
Evitare schizzi e scherzi: anche se possono sembrare innocui, giochi troppo esuberanti possono scatenare ulteriore paura nel bambino già spaventato.
Cominciate con spazi più piccoli: molte volte a provocare la sensazione di paura non è solo l'acqua in sé, ma anche il disorientamento creato da un eccessivo spazio intorno, soprattutto al mare, con le onde. Per questo può essere utile incominciare a fargli prendere confidenza con l'acqua usando per esempio una piccola piscina gonfiabile, che può fornire al bambino l'impressione di tenere le cose "sotto controllo". Poi si può passare a una piscina vera e propria e infine provare con il mare.
Bambini e paura dell'acqua: quali sono le cause?
La paura dell'acqua, quasi certamente è una reazione legata a un'esperienza traumatica vissuta dal bebè: esperienza che, sul momento, può anche passare inosservata (può bastare uno schizzo fastidioso o una piccola sorsata ingerita inaspettatamente), ma che può ingenerare nel bambino una forma di rifiuto e di chiusura. A volte invece non c'è una causa precisa. Ciascun bambino ha i suoi ritmi e i suoi tempi che vanno rispettati.
Voi dovete solo accompagnarlo in questo percorso e avere tanta pazienza: e prima o poi il vostro piccolo diventerà uno straordinario pesciolino!
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