Tommaso è da sempre un bambino curioso, interessato a conoscere il mondo intorno a lui e a sperimentare per poter rispondere da solo alle tante domande che si affollano nella sua mente.
Ha quindi accettato con felicità la sfida che gli ho lanciato: sapresti fare la colla, partendo da una patata?
L’idea me l’ha suggerita Ricercamondo, il progetto con cui Henkel vuole incoraggiare i bambini a scoprire la scienza e la ricerca, coinvolgendo innanzitutto le scuole primarie.
(Spoiler: alla fine la colla siamo riusciti a farla davvero, e questa è la cronaca del nostro esperimento. L’obiettivo non è tanto produrre la colla, quanto spiegare ai ragazzi come funziona il metodo scientifico e come lavorano i ricercatori in laboratorio)
#SFIDA1: TROVARE L’AMIDO
Cosa serve per questa prima parte:
- Alimenti: patate, noci, zucchero, sale, mela, carota, noce
- Cucchiaini
- Piattini, piccoli piatti piani di vetro o simili
- Contagocce per dosare gocce della soluzione (o reattivo)
- Soluzione di iodio, o, preferibilmente, il reattivo di Lugol (una soluzione acquosa iodo-iodurata), disponibile in farmacia oppure online (ma noi abbiamo usato lo iodio)
Quando viene mescolato con acqua, l’amido diventa una sostanza appiccicosa che può essere usata come base per realizzare la colla. Siamo partiti dall’ipotesi che esistono alimenti che contengono più amido di altri, ma come individuarli? Grazie al Lugol o alla soluzione di iodio. Il primo sarebbe preferibile ma non l’abbiamo trovato, e alla fine la soluzione di iodio ha fatto comunque egregiamente il suo dovere.
Abbiamo scelto una serie di alimenti e li abbiamo adagiati sopra alcuni piattini di ceramica: piccoli pezzetti di carota, mela, patata, noci, un pizzico di sale, un pizzico di zucchero.
Abbiamo iniziato a versare, usando il contagocce acquistato in farmacia, poche gocce di iodio su ogni alimento. Ma perché lo iodio? Perché diventa viola se incontra dell’amido sul suo cammino.
Abbiamo osservato con attenzione, ma nessuno degli alimenti ha avuto la minima reazione a contatto con lo iodio…e Tommaso iniziava un po’ a scoraggiarsi.
Ma alla fine dopo aver posizionato lo iodio su un pezzetto di patata, il tubero è diventato immediatamente viola!
#SFIDA2 OTTENERE L’AMIDO DALLE PATATE
Una volta scoperto che le patate sono ricche di amido, non resta che estrarlo da lì!
Cosa serve:
- 4 patate di medie dimensioni
- 1 un vecchio panno da cucina
- 2 scodelle di plastica
- 1 grattugia
- 1 piccolo contenitore ignifugo che potrai posizionare all’interno del forno
- 1 misurino
- Acqua
- Forno da cucina
Questa parte dell’esperimento è più meccanica, perché si tratta di portare avanti tutta una serie di azioni abbastanza semplici, ma che nel complesso faranno sì che possiamo davvero estrarre l’amido dalle patate.
Abbiamo quindi sbucciato e poi grattugiato (noi abbiamo usato la classica grattugia del parmigiano con i fori mesi) le 4 patate. Per la cronaca ho utilizzato patate vecchie che avevo dimenticato in fondo al frigo, perché cerchiamo sempre di fare attenzione a non sprecare il cibo.
Abbiamo pesato 300 ml di acqua e li abbiamo aggiunti alle patate grattugiate, poi abbiamo posizionato un vecchio strofinaccio su una ciotola e abbiamo rovesciato tutte le patate e l’acqua al suo interno. Tommaso lo ha chiuso per bene e ha strizzato fino a quando le patate non hanno rilasciato tutta l’acqua nell’altra ciotola.
Abbiamo ripetuto per la seconda volta lo stesso procedimento, aggiungendo però solo 200 ml d’acqua. E abbiamo infine ripetuto lo stesso passaggio con altri 200 ml di acqua.
Ora nella ciotola ci sarà parecchia acqua torbida, di un incerto color giallo. A questo punto dovete solo aspettare e man mano eliminare l’acqua che resta in superficie. Filtrate un’ultima volta e poi mettete il residuo in un contenitore che possa andare in forno (noi abbiamo usato una pirofila in vetro e prima abbiamo fatto attenzione a girare la mistura di acqua e patate con un cucchiaino di ceramica).
Non dovete fare altro che mettere la mistura per circa 20 minuti a 180 gradi in forno, e alla fine resterà davvero l’amido!! Il consiglio che vi do però è fare attenzione e controllare spesso per evitare di bruciare tutto.
#SFIDA3: TRASFORMARE L’AMIDO IN COLLA
Terza e ultima fase del nostro esperimento! In realtà potreste anche dividere i vari esperimenti, e magari, se volete fare solo quest’ultimo usare l’amido di mais. Ma visto che noi eravamo ormai lanciati, abbiamo continuato con il nostro prezioso e sudatissimo amido estratto dalle patate.
COSA SERVE:
- Amido di mais
- Bilancia da cucina
- Misurino
- Un pentolino
- Acqua
- Un fornello
Questa fase è abbastanza veloce: ricordate che per ogni 10 grammi di amido servono 50ml di acqua. Noi ne avevamo un po’ di più e quindi abbiamo aggiunto un pizzico in più di acqua.
Tommaso ha mescolato bene e poi ho messo la pentola sul fornello a fuoco molto basso, e ci siamo dati il cambio a mescolare. Tommaso ha 8 anni e sa come fare attenzione, ma se il bimbo è più piccolo, ovviamente ai fornelli stateci voi!! Una volta che il composto ha iniziato a bollire, mi sono allontanata dal fuoco e abbiamo messo il tutto in una tazzina per lasciarlo raffreddare. E alla fine, anche se con un colore e un odore ovviamente diverso da quello che conosciamo…avevamo della straordinaria colla naturale!!
Sul sito Ricercamondo trovate tanti altri esperimenti, che potete provare a casa con i vostri bambini, oppure suggerire alla loro insegnante.
Insieme a Henkel, oggi abbiamo capito che dentro ciascun bambino si nasconde un piccolo ricercatore: basta trovare il modo giusto per accedere la scintilla della sua curiosità!
POST IN COLLABORAZIONE CON HENKEL!
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