Crescere un figlio, soprattutto nei primi mesi, è talmente impegnativo che hai la sensazione che le ore diventino giorni e i giorni mesi. Pensi che non riuscirai mai più a dormire una notte intera, che le tue amiche (e la tua parrucchiera) non avranno mai più tue notizie e che lo allatterai almeno fino alle elementari. E invece in uno schioccare di dita, ecco che il cucciolo ha 6 mesi e la pediatra ti intima di affrontare il tanto temuto svezzamento. A questo punto non resta che munirsi del seggiolone perfetto e pregare che la mira di tuo figlio nel rilanciarti la pappa non sia delle migliori.
Seggiolone, le caratteristiche di base
Quando si vive l’esperienza del primo figlio, forse non sono stati ancora focalizzati bene gli obbiettivi base nella scelta degli oggetti, soprattutto di quelli legati ai bambini. Confesso quindi di aver scelto il primo seggiolone perché s’intonava perfettamente con le tende della sala. Con il passare del tempo pero ho capito quali sono le cose che contano davvero nella scelta di un seggiolone e spero che anche voi ne facciate tesoro.
La posizione: il bambino deve stare eretto. Non semisdraiato, non adagiato in un qualche tipo di incrocio tra seggiolone e sdraietta. Semplicemente dritto. Il seggiolone può essere anche reclinato? Effettivamente sono tanti i piccoli che non appena finito il pasto si addormentano. Sollevarli dal seggiolone significherebbe regalarsi un’ora ininterrotta di pianto disperato? Ok inclinate pure…avete la mia benedizione…ma solo dopo che hanno finito di mangiare!
La sicurezza: ci devono essere le cinture per assicurarsi che il piccolo non se ne scappi. Ignorate chi vi dice che siete genitori ansiosi, perché significa che non si rendono conto di una cosa: dopo l’anno, quando i figli usano ancora il seggiolone, hanno la capacità fisica di alzarsi in piedi ma non la consapevolezza di capire che scendere da soli non è una scelta furba.
Abbiate quindi l’accortezza di controllare che le cinture ci siano, ma anche che siano semplici da sganciare nel caso il bimbo dovesse essere sollevato velocemente. Inoltre deve essere irribaltabile. Ci sono in giro deliziosi seggioloni di design, ma che mio figlio avrebbe distrutto con un solo gesto delle sua manine paffute.
L’igiene: il seggiolone è un campo di battaglia. Dopo ogni pasto il vassoio, l’imbottitura, persino le zampe, saranno da lavare. Assicuratevi che il vassoio sia rimovibile, che l’imbottitura sia lavabile con un colpo di spugna, che tutto insomma possa essere igienizzato accuratamente ma in poco tempo.
La scelta del seggiolone, qualche consiglio ulteriore
I seggioloni, come tutti gli oggetti, hanno tre dimensioni. Questo significa che quel seggiolone che vi hanno appena regalato e che da chiuso occupa uno spazio modesto, potrebbe rivelarsi l’abitante in più di casa vostra , dove praticamente inciamperanno tutti i vostri ospiti. Occhio alle dimensioni e al peso, soprattutto se magari dovete spostarlo regolarmente dal vostro appartamento a quello di vostra madre che abita al piano di sopra.
Prima di acquistarlo, prestate attenzione all’età e al peso che può sostenere. In genere si arriva al massimo ai tre anni, anche perché dopo sarebbe il caso di cominciare con le classiche seggiole. Vi servono le ruote? Se dovete spostarlo su di un pavimento in legno decisamente sì…controllate che anch’esse siano di buona qualità.
Morale della favola: anche se non s’intona con le tende o con le pareti, cercate di scegliere il miglior seggiolone a misura di bambino sia in circolazione…magari vostro figlio vi ringrazierà evitando di centrarvi con un gustoso piatto di semolino freddo.
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