Oggi, con questo virus che corre impudentemente per le strade, siamo chiamati a rimanere responsabilmente tra le mura domestiche, in uno spazio dai confini ben definiti che sembra proprio contrapporsi a un tempo, viceversa, sregolato e indefinito: soprattutto ora quindi questo luogo racchiude, protegge, unisce e stringe le famiglie.
Genitori e figli, infatti, possono stare di più insieme e scoprire, o talvolta riscoprire, modi e sfumature diverse dell’essere in relazione, così come aspetti che fino a poco fa erano rimasti socchiusi: e chi lo sapeva che anche il papà sa cucinare? Ma quanti giochi sa creare la mamma? La lettura non è mai stata una passione di quella bambina che, invece, adesso si tuffa in una storia diversa ogni settimana!
Certamente, comunque, la situazione attuale porta con sé non soltanto risorse, ma anche sfide complesse in quanto nuove e imprevedibili: mamme e papà devono fare i conti sia con le caratteristiche del tele-lavoro sia con la necessità di conciliare, sotto lo stesso tetto, i tempi della vita professionale e di quella familiare; per bambini e ragazzi le occasioni di socializzazione con compagni e amici sono drasticamente ridotte; gli affetti che circolano tra i membri della famiglia possono essere rinvigoriti da questo momento di vicinanza, eppure lo stress che esso comporta può anche accendere qualche litigio in più. Tra preziosità e difficoltà, tra aspetti positivi e negativi, come comportarsi dunque? Cosa si può fare? Ogni soggetto è unico, così come lo è ogni nucleo familiare, ma forse è possibile delineare tre punti di riferimento generali.
1. Rispetto: è importante tenere presenti le differenti età dei figli e rispettare quindi le relative esigenze emotive ed evolutive. Gli adolescenti, ad esempio, manifestano con maggiore intensità il bisogno di individuare e preservare un proprio spazio, quale può essere la camera. In questo rispetto dei confini, poi, anche i figli sono chiamati a giocare la propria parte: pensiamo alla tecnologia, adesso certamente un valore, il cui iper-utilizzo può però trasformarla in un disvalore! Per mamme e papà, è utile allora promuovere il rispetto e la condivisione di regole e limiti, anche individuando insieme a bambini e ragazzi una routine che possa scandire i diversi momenti della giornata.
2. Creatività: la noia può permettere di inventare nuovi modi per passare il tempo! Si possono creare giochi, ricette, costruzioni e ci si può sperimentare in attività inusuali che consentano di rispondere, in modo personale e appunto creativo, alla staticità che si percepisce tutt’intorno. Tramite piccole corse, balli e giochi, è poi possibile coinvolgere anche la dimensione del corpo.
3. Ascolto: c’è un grande silenzio che domina le vie delle nostre città, ma a ciò non corrispondono necessariamente tranquillità e quiete. La situazione sanitaria può infatti agitare e smuovere pensieri ed emozioni variegate: è importante ascoltare ciò che i figli hanno da dire sulle proprie sensazioni e percezioni, ma non sempre queste ultime – soprattutto oggi – riescono a trovare facilmente e velocemente una traduzione in parole. Per tale motivo, è bene che mamme e papà possano offrire un ascolto amorevole e attento anche ad atteggiamenti e comportamenti che possono rappresentare l’espressione di un disagio.
Certo, non è facile: in questo periodo può infatti essere particolarmente faticoso rispettarsi, essere creativi, dare ascolto. Si può percepire un malessere e ci si può sentire stanchi, spaesati, soli, in particolare di fronte a una difficoltà del proprio figlio.
Per questo motivo, desideriamo dirvi che Pollicino c’è: in osservanza delle indicazioni governative, la sede dell’Associazione Pollicino – che da oltre 10 anni si occupa della prevenzione e della cura del disagio psicologico in età evolutiva – rimarrà chiusa fino a nuove disposizioni, ma il servizio di Numero Verde è sempre attivo, tutti i giorni dalle 9 alle 19! Potete contattarci allo 800.644.622 o allo 02.20404762 (oppure ancora inviare una mail a info@pollicinoonlus.it) per chiedere informazioni o fissare un colloquio gratuito, in modalità online, con uno psicologo o psicoterapeuta dell’Associazione.
Pollicino c’è: per dare ascolto e rispondere alle domande dei genitori, per accogliere la loro preoccupazione rispetto a un figlio che soffre.
Associazione Pollicino e Centro Crisi Genitori Onlus
Via Amedeo D’Aosta, 6 – Milano
info@pollicinoonlus.it - www.pollicinoonlus.it
800.644.622
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