Essere mamme oggi richiede una capacità organizzativa che farebbe impallidire il direttore generale di una grande azienda. Riuscire, in un’unica giornata, a incastrare il lavoro, la cura dei figli, quella della casa e persino qualche ora di sonno, a volte sembra davvero un’impresa impossibile. E tutto questo perché tante di noi (ed io per prima) abbiamo una gravissima malattia: non sappiamo delegare.
Proviamo a pensarci: è giusto che sul lavoro siamo sempre quelle che escono per ultime dall’ufficio e a cui tutti si rivolgono per ogni minimo problema? E’ giusto che ogni pasto, cambio di pannolino, risveglio e malattia dei figli sia una cosa che riguardi solo noi? E’ giusto che le faccende di casa pesino completamente sulle nostre spalle? E’ giusto che il resto dei parenti ci tartassi con richieste e pretese mentre noi non abbiamo nemmeno la libertà di farci una doccia?
Ma voi la risposta la sapete già: no, non c’è niente di giusto in tutto questo!!
I primi nemici delle mamme? Le mamme stesse!
Spesso quando diventiamo mamme ci sentiamo obbligate a fare tutto, ad essere ovunque presenti, e ci sentiamo in colpa ogni volta non riusciamo a portare a termine i nostri compiti. Ovviamente non parlo delle necessità dei bambini, che vengono prima di tutto, ma parlo della camicia perfettamente stirata, dei biscotti fragranti la mattina per fare colazione, delle cene dei parenti che si fanno magari sempre a casa vostra. Quindi la prima regola è: LA PERFEZIONE NON ESISTE. La seconda regola è: BASTA SENSI DI COLPA!! Nessuna di noi ha firmato un contratto che la obbliga ad essere Wonder Woman, e voler fare tutto, al di sopra delle proprie forze diventa un rischio anche per la nostra salute, sia fisica che psichica. E avere invece del tempo per sé, solo per sé, che contribuisca a farci essere più equilibrate e serene è anche un regalo che facciamo alla nostra famiglia. Iniziamo a eliminare quello che non riusciamo più a gestire a sole, iniziamo a chiedere aiuto. All’inizio sarà difficile, ma poi ne trarremo giovamento.
A chi possiamo delegare?
In primis (anche se più di delega bisogna parlare di cooperazione), al nostro compagno. Ogni padre deve essere in grado di occuparsi in toto dei figli, dalla pappa, al cambio di pannolino al bagnetto. E ogni uomo, se la moglie lavora come lui, deve accollarsi la sua parte di lavori domestici. Se vuole mettere ogni giorno una camicia perfettamente stirata, può imparare a stirarle da solo. Non esiste che tornate alla stessa ora dal lavoro e si sbraca sul divano mentre voi dovete pedalare fino a mezzanotte per stare dietro a tutto.
Fate un elenco delle cose da fare ogni settimana con il tempo che impiegate a farle: si renderà conto che sono decine di ore di lavoro. Poi dividete al 50%. Se non sa cucinare potrà sicuramente caricare una lavastoviglie, occuparsi dei bambini e pulire i vetri. Le mani le porta, giusto?
Le altre figure fondamentali sono i nonni. Chi ha avuto la fortuna di avere il sostegno incondizionato dei propri genitori lo può testimoniare: ci salvano letteralmente la vita. La mamma che arriva con una teglia di lasagne pronte, che ti dice vai a farti una doccia che il neonato lo tengo io, va fatta santa subito, senza se e senza ma. Ovviamente non bisogna abusare del loro tempo e delle loro energie, ma teniamo presente che i nonni (in genere anche se non sempre) sono felici di passare del tempo con i nipoti. E noi possiamo ritagliarci qualche attimo per noi. Purtroppo ci sono anche nonni solo di nome, che preferirebbero passare un’ora in un’arena di leoni piuttosto che con i nipoti. Ma provate a far capire loro che sono pur sempre i vostri genitori: e che una mano potrebbero anche darvela. Anche perché quando loro chiamano, voi correte sempre. No?
Delegare: evviva i professionisti!
Se non abbiamo una famiglia che ci sostiene, l’asso nella manica resta fare affidamento sui professionisti. E a volte una babysitter brava e preparata vale più di un nonno che non ha la minima voglia di occuparsi di un nipote. Esiste un servizio bellissimo, che potete trovare nel sito https://www.babysits.it/ e che vi permette di trovare la migliore tata vicino casa vostra. La cosa davvero interessante è che potete verificare i titoli delle candidate, ad esempio scegliendo EDUCATRICE piuttosto che babysitter, in questo modo potete anche scremare la lista di candidate se siete interessate ad assumere qualcuno più qualificato.
Le educatrici di professione che non si limiteranno a sorvegliare i vostri bimbi, ma ne occupano il tempo in maniera davvero costruttiva.
Come funziona il portale Babysits?
Basta entrare nel sito che ho indicato e scrivere il luogo in cui si abita, per trovare le babysitters e le educatrici a voi più vicine. Se per esempio volete trovare una babysitter a Milano, o in qualsiasi altra città, puoi cercare qui, inserendo la città che ti interessa nel box in alto a sinistra. Potete poi filtrare le ricerche per età, in base all’esperienza che hanno già maturato con altri bambini, scegliere la disponibilità tra mattina, pomeriggio, sera o notte. Una volta che sono emersi i profili da voi selezionati, potete entrare dentro ognuno di essi, leggere la presentazione, scoprire quante lingue parla questa persone, che disponibilità di orario ha e quali recensione ha già ricevuto da altri utenti. Oltre le baby sitter potete trovare anche persone in grado di aiutare i ragazzi nei compiti, un modo in più per delegare le vostre incombenze.
Come scegliere la baby sitter più adatta: i consigli di BABYSITS
Ma la cosa che mi è piaciuta davvero è che nel portale ci sono tante dritte per scegliere la babysitter perfetta. Innanzitutto dopo una prima selezione online è sempre il caso di incontrare la ragazza di persona prima di affidarle i bambini. Una volta che la scelta è fatta, ecco alcune indicazioni da non dimenticare.
Se deve andare a prendere i bambini a scuola o portarli a fare sport o altre attività, ricordatevi di segnalarlo sempre agli insegnanti o agli allenatori. La babysitter non è una colf. Se nel contratto c’è scritto che si occuperà dei bambini, non pretendete che vi pulisca anche la casa. Se si tratta di una studentessa, siate pronte con una sostituta, perché potrebbe assentarsi durante gli esami. Quando viene per la prima volta a casa, fatele fare un giro completo, spiegatele tutto, dove sono i vestiti, dove è il cibo per i bambini, dove sono i giochi e i film. Preparate un piano con gli orari delle attività così che non debba chiamarvi di continuo per sapere quando portare i figli agli allenamenti. Lasciatele una lista di contatti da chiamare, se voi non doveste rispondere al telefono e lei ha delle urgenze da comunicare. Presentatela ai piccoli non il giorno stesso in cui inizia a lavorare per voi, ma qualche giorno prima, così che non debbano considerarla un’estranea.
Babysits fornisce anche un servizio di messaggistica istantanea per facilitare la comunicazione tra gli utenti.
Oltre alla Babysitter non dimenticate che esiste anche la figura della colf, per sollevarvi in parte dai lavori domestici.
Ora che avete focalizzato a chi poter delegare, non resta che fare il passo più complicato: delegare sul serio? Forza, cominciate e sono sicura che non ve ne pentirete!
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