Alla fine della gravidanza il bambino si dovrebbe collocare nella posizione più giusta al parto vaginale, e cioè, con la testa verso il basso e le natiche e i piedini verso l’alto.
Nel 3-4% dei casi però non è cosi e ci troviamo di fronte a un feto podalico, cioè con le natiche e/o i piedini verso il basso e la testa verso l’alto.
Solitamente il bambino ha ancora modo di girarsi spontaneamente fino alla 32-34° settimana di gestazione, successivamente a quest’epoca è più difficile.
Fattori di rischio della posizione podalica
La presentazione podalica può verificarsi con diversi fattori di rischio, che sono:
- Parto pre termine
- Abbondante o scarso liquido amniotico
- Gravidanza gemellare
- Placenta previa
- Giri di cordone ombelicale o brevità di funicolo
- Età materna avanzata
- Abitudine materna al fumo
- Bambino con basso peso alla nasscita
- Malformazione uterine o fetali
Quando ci troviamo di fronte a un feto podalico, la via di nascita suggerita è quella del taglio cesareo, come viene consigliata nelle Linee Guida del Ministero della Salute, esso in una gravidanza fisiologica non deve avvenire prima delle 39 settimane di gestazione; questo perché attraverso il taglio cesareo si ha una minore insorgenza di complicazioni neonatali e un minor rischio di mortalità neonatale.
Far girare spontaneamente il bambino
Esistono però delle metodiche per cercare di far girare spontaneamente il bambino prima di ricorrere a un taglio cesareo, e sono:
- Manovra di rivolgimento manuale: deve essere eseguita da un operatore ESPERTO, essa avviene attraverso delle manipolazione dell’addome sotto guida ecografica, viene effettuata dalla 37° settimana di gestazione in poi in determinate condizioni sia materne che fetali e NON è una procedura esente da rischi per mamma e bambino.
- Maxibustione (MOXA) / Agopuntura / Agopressione: è una pratica della medicina tradizionale cinese, la sua tecnica consiste, attraverso l’uso di un sigaro di artemia, nel stimolare quei meridiani collegati all’utero cosi da indurre il bambino a girarsi, c’è da dire però che non esistono molte evidenze sulla riuscita di tale procedura.
- Tecniche posturali: sono degli esercizi per far assumere al bacino della mamma una posizione sollevata al fine di creare più spazio al bambino affinchè riesca a girarsi; ad esempio abbiamo la posizione a 4 zampe dove le spalle si trovano più basse rispetto al bacino o la posizione supina con dei cuscini sotto le natiche; anche per questa metodica non ci sono varie evidenza a supportarla.
Insomma future mamme le tecniche per far cambiare posizione al vostro bimbo al fine di sperare in un parto naturale sono molte, ma quello che è molto importante è la vostra sicurezza e quella di vostro figlio, perciò se lui sta seduto comodo-comodo e non resta altro che ricorrere al taglio cesareo, non preoccupatevi questo non cambierà affatto il vostro essere Donne e soprattutto Madri.
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