La fiaba musicale presentata a dicembre 2018 nella Ludoteca dell'Ospedale Pediatrico Meyer di Firenze diventa un CD da ascoltare con le musiche di Patrizio Castiglia ed i testi e la recitazione di Claudio Benvenuti
Anteprima su Youtube: https://www.youtube.com/watch?v=q49I9w4nw6E
“I tre porcellini e il lupo che aveva perso il vizio”, la fiaba musicale presentata a dicembre 2018 nella Ludoteca dell'Ospedale Pediatrico Meyer di Firenze, diventa un cd da ascoltare con le musiche di Patrizio Castiglia ed i testi e la recitazione di Claudio Benvenuti. Lo spettacolo ha fatto parte di “Musica al Meyer”, la rassegna organizzata dall' A.Gi.Mus di Firenze che porta all'interno dell'ospedale pediatrico concerti, fiabe e teatro musicale.
Prodotto dal Centro di Formazione e Cultura Musicale di Vinci, è nato dalla riscrittura di un soggetto noto, appartenente alla tradizione orale delle fiabe “I tre porcellini” e del relativo “sequel”, in cui si immaginano per il lupo, deluso dalla sconfitta inflittagli dai porcellini, scenari assurdi e grotteschi. Servirà l'aiuto di alcuni vecchi “nemici” per riportare le cose nel loro ordine naturale.
Le musiche originali sono state scritte da Patrizio Castiglia, violinista, insegnante e direttore artistico del CFCM, che ha inoltre curato il coordinamento del progetto. Il soggetto del “sequel” è stato ideato da Camilla Ferri, clarinettista e presidente del CFCM, mentre i testi originali, così come gli adattamenti, sono nati dalla penna di Claudio Benvenuti, attore e insegnante di recitazione presso la stessa associazione. Il quartetto è completato da Vittoria Licostini giovane pianista e cantante lirica.
Una fiaba “made in Vinci” per così dire, nata dalla collaborazione tra amici e colleghi all'interno di un'associazione che negli ultimi anni sta diventando un punto di riferimento per la didattica e la promozione musicale nella provincia fiorentina.
“Mi sono divertito davvero tanto. - racconta Castiglia - Ho cominciato la stesura della fiaba a luglio e ho impiegato quattro mesi per terminarla. In questi quattro mesi, ovviamente, non ho potuto pensare soltanto alla fiaba: tra i concerti e l'insegnamento trovare il tempo e la concentrazione da dedicare alla composizione non sempre è facile. É per questo che vorrei davvero ringraziare l'A.Gi.Mus di Firenze, non solo per il lavoro meraviglioso che svolge ma anche per avermi concesso un obiettivo così stimolante. Mi ritengo fortunato per questo, scrivere è da sempre una delle mie grandi passioni. Essermi potuto dedicare alla composizione con lo scopo di divertire e sperando di portare dei momenti leggeri in un luogo come un ospedale pediatrico è uno dei doni più grandi che potessi ricevere. La dedica di questa fiaba quindi non può che andare al Meyer e a tutti i bambini del mondo.
La storia inizia seguendo l’intreccio classico dei Tre porcellini, per poi aprirsi ad un excursus che attraversa anche le altre favole. Il finale, tutto a sorpresa, rimane aperto e calibrato sulla sensibilità dei bambini: il lupo, che spesso rappresenta il male, la malattia, potrebbe tornare, ma in ogni caso troverebbe i porcellini in una casa più grande e più sicura, in cui nessuno di loro sarà mai solo. Anche se in certi momenti l'alternanza musica-testo ricorda le fiabe musicali tradizionali come ad esempio Babar, l'elefante di Poulenc, o Pierino e il Lupo di Sergej Prokof'ev, ne “I tre porcellini ed il lupo che aveva perso il vizio” l'attore non si limita ad essere soltanto un “lettore”. Le proprietà della voce, i travestimenti e le movenze rendono speciale l'interazione tra attore e musica e ricordano le colonne sonore e le sonorizzazioni dei film muti o dei cartoon di vecchia generazione, tipo Looney Tunes.
Dal 21 marzo 2019 è disponibile online e in forma fisica la versione discografica della fiaba ed è in via di definizione una tournée per la stagione 2019-2020.
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