Non ho dormito una notte intera per 4 anni.
Quando è nato Tommaso ho scoperto che avrei dovuto fare a meno di una cosa a cui ero parecchio affezionata. Il sonno. Tommy era un bambino particolare: faceva brevissimi sonni (dormiva con noi), era continuamente attaccato al seno e non dormiva né durante il giorno (mai dormito di pomeriggio) né nel corso della notte. Sono tornata al lavoro che Tommy aveva due mesi e mezzo: e la notte dalle 11 alle 6 mi svegliava in media ogni ora. Aveva un sonno immaturo: tutto qua. Per il resto cresceva tantissimo, era sveglio e pronto. Ma non dormiva.
Abbiamo continuato così fino ai suoi 16 mesi, quando ho smesso di allattarlo. La situazione notturna è leggermente migliorata: da sei risvegli a notte siamo passati a 3. Però non erano mai più di due ore filate. Poi è iniziata la gravidanza di Matilde. Io ero terrorizzata da quello che mi aspettava. La prima settimana Matilde fu un angelo: dormiva. Io mi sentivo miracolata. Poi sono iniziate le coliche: e sono state devastanti. Da due settimane a due mesi e mezzo Matilde iniziava a stare male a mezzanotte e si addormentava alle 5. Alle sei Tommaso era sveglio e pronto ad affrontare il mondo. Io pensavo che sarei impazzita a breve: erano quasi tre anni che non dormivo una notte intera. Tre anni. Eppure poi andavo al lavoro, cucinavo, mi occupavo della famiglia.
A due mesi e mezzo Matilde si è ammalata ed è andata in ospedale: ed io con lei. Siamo rimaste fuori casa un mese e mezzo. Al ritorno il suo sonno era diventato identico a quello del fratello: continui risvegli notturni. Unica differenza: dormiva un’oretta di pomeriggio. Peccato che Tommaso non lo facesse.
Morale della favola ho dormito la prima notte intera la settimana che abbiamo svezzato Matilde: lei e il fratello erano in un altro letto di casa con il papà. Aveva 16 mesi. Io non avevo chiuso occhio per 46 mesi, all’incirca 1380 giorni. Tommaso ha iniziato a non svegliarsi più la notte: Mati lo faceva un paio di volte.
Cosa mi era successo in quel periodo?
Non sono riuscita a buttare via i chili della gravidanza. Nelle notti insonni mangiavo e mangiavo. La mia vita intima era uno schifo: ogni volta che quel poraccio di mio marito mi si avvicinava lo aggredivo dicendo: non vorrai farmi perdere mezz’ora di sonno, VERO? La mia depressione era peggiorata: non dormire mi mandava in crisi. Odiavo tutti. Ogni volta che mi mettevo in macchina per andare al lavoro rischiavo di addormentarmi e schiantarmi da qualche parte.
Che cosa avrei dovuto fare e non ho fatto?
Avrei dovuto chiedere aiuto. Ma ero troppo orgogliosa per farlo. Non volevo mai disturbare mio marito che lavorava in cantiere, mi vergognavo di chiedere a mia mamma “Ti prego tienimi i bambini che devo dormire un’ora” . Avrei dovuto richiamare all’ordine i suoceri, chiedendo il loro aiuto, invece di fare l’orgogliosa. E invece ci ho messo 4 anni a ritrovare una vita normale.
Non fate il mio stesso errore.
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