Immaginate una madre ansiosa, che in inverno sente sempre più freddo di quello che c’è in realtà, che la notte dorme col pigiama felpato che ha addirittura il cappuccio, e un padre scout, che ha passato l’infanzia in pantaloni corti sulla neve, che anche sotto zero indossa al massimo una magliettina. Ora provate a immaginare i poveri figli di questi due: che succederà ai due pargoli in inverno? Verranno vestiti ogni giorno per un’escursione in Alaska o passeranno la vita in maniche corte?
Per una volta, confesso che ha vinto mio marito: e ho imparato che i bambini, soprattutto quelli piccoli, vanno vestiti in base alle loro esigenze e non in base alle mie. Matilde è nata a luglio e il problema non si poneva, ma Tommaso è arrivato tra le nostre braccia il 4 gennaio: e siamo usciti dall’ospedale che nevicava! All’inizio ero spaventata a pensare di portarlo fuori con il freddo: ma lui aveva un brutto ittero, e anche pochi raggi di sole potevano aiutarlo. Morale della favola: Tommaso ha sempre avuto una salute di ferro, e crescendo ho fatto sì che anche in pieno inverno lui e la sorella, ben protetti, potessero stare fuori a giocare. Molto meglio questo che tenerli chiusi sempre in luoghi dove potevano magari prendersi raffreddori o altro. Tommaso adesso gioca a calcio, e spesso lo fa sotto la pioggia: ma non ne ha mai risentito!
E dare sostegno a questa teoria ci sono le voci di tanti pediatri: a meno che il bambino non sia malato, dovete assolutamente regalargli ore all’aperto anche in inverno! Il freddo non fa ammalare, se lo si affronta nella maniera giusta: molti virus non sopportano il freddo e all’aperto dunque fanno più fatica a moltiplicarsi.
Inoltre, come dicevo, l'ambiente aperto riduce significativamente la possibilità di trasmettere malattie. Negli ambienti caldi e chiusi di asili nido, scuole materne e scuole, virus e batteri proliferano e, visto l'affollamento e la vicinanza, hanno molte possibilità di passare da un bambino all'altro. All'aperto tutto ciò è molto più difficile.
Non solo: grazie all'esposizione alla luce solare, la vita all'aria aperta aiuta a fissare la vitamina D, che secondo vari studi è molto importante oltre che nel metabolismo del calcio anche nella prevenzione delle infezioni.
Particolare attenzione, quando parliamo di fare stare i bambini all’aperto in inverno, va prestata alla pelle del viso dei bimbi: e per questo ho sempre usato le Creme Mustela, come la la Cold Cream nutri-protettiva Mustela Bébé, formulata per la pelle delicata del bambino fin dalla nascita, è ideale per l'idratazione del viso in caso di pelle secca o temporaneamente disidatata:- Le pelli più secche risultano subito nutrite e lenite grazie al complesso nutri-protettivo (Cold Cream + ceramidi) e al burro di karité. In superficie, il film idrolipidico risulta rafforzato e protetto contro le aggressioni esterne. Più in profondità, la pelle è intensamente nutrita preservando le sue difese naturali.
Quindi, mamme e papà, non abbiate paura: lasciate i vostri piccoli liberi di uscire: il freddo è decisamente nostro amico!
POST IN COLLABORAZIONE CON MUSTELA!
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