Ogni volta che leggo le parole di un uomo che si lamenta della qualità del sesso con la moglie (o della quantità eh), ogni volta che sento parlare un gruppo di mariti sconsolati per la scarsa attività ginnica, ogni volta che mio marito se ne esce con “Ecco, io per te vengo dopo di dopo di amen”, sento una leggerissima scoglionatura salirmi dal profondo.
Eppure sono io stessa la prima a dire che l'alchimia fisica è fondamentale per far funzionare un matrimonio.
Ci avevate creduto, eh?
Sì, è vero, da fidanzati si faceva i numeri.
E sì, nella vostra semplicità avete pensato che dopo, con una casa a disposizione, i carpiati sarebbero continuati: anzi no, sarebbero aumentati!
E volete sapere un segreto? Lo pensavamo anche noi!
Sììììì! Anche noi donne pensavamo che il letto, il divano, il tavolo della cucina e il bagno sarebbero stati lo scenario di cose innominabili. E pensavamo che nell'armadio avremmo tenuto praticamente solo baby doll, e la sera finito di lavorare ci saremmo immerse in una vasca di petali di rosa, con in mano un bicchiere di vino rosso. Etc Etc.
Ed ecco i figli
Poi è successo il miracolo: i figli! I pargoli, in rapida successione, hanno animato casa nostra. E se durante la gravidanza (del primo eh, che del secondo è un'altra storia) bene o male non sono cambiate tante cose, una volta rientrati a casa con il piccolo in braccio voi avete pensato “Perfetto, anche questa è fatta, si ricomincia” mentre noi eravamo perse in un gorgo di dolori fisici, baby blues e ansia.
Il solo pensiero che un uomo ti si possa avvicinare, dopo il parto (intendo tipo uno o due mesi dopo, non il giorno dopo) provoca una tale reazione di ritiro, che improvvisamente diventiamo magre.
E poi c'è l'allattamento: fanno male parti del corpo che non sapevi manco di avere. E basta che il marito vi guardi, non dico vi tocchi ma vi guardi, che vi andate a nascondere dietro il divano.
Ed ecco la parte più dura: la privazione del sonno. Io, con due figli, non ho dormito una notte intera per quasi tre anni. 32 mesi. 960 notti. In tutto questo ho lavorato sempre, tiravo avanti un assessorato, ho pulito casa, cucinato pasti e cresciuto due pargoli.
Maschi, fate una scelta
E ho capito che nella vita c'è da fare una scelta. E la scelta, caro uomo, la fai tu. O scegli la via impegnativa, e quindi ti alzi un po' anche tu la notte, inizi a dare una sistemata a casa, scopri il mistero dell'uso della lavatrice e il miracolo del cibo che da crudo diventa cotto. Diventi il vero sostegno di tua moglie, fisico e psicologico.
E dai quindi modo a lei di riprendersi e tornare la donna che era (anche con te).
Oppure scegli la via comoda: non perdi un'ora di sonno, ti alzi dal divano per sederti a tavola senza manco spostare un piatto, conti sul fatto che se lo faceva prima, lo farà anche adesso, che cambia avere uno o due o tre figli da accudire. Tanto non si lamenta.
E allora non stupirti se poi, te la guarderai solo col binocolo.
Provate a riconquistarci
Smettetela di darci per scontate. Non pensiate che un braccio calato dall'alto, nel buio della notte, a testare eventuali consensi, ci ritrasformi in un attimo nelle tigre del materasso che (forse) eravamo.
Per alcune di noi il corpo è cambiato, dopo i parti. Ci sentiamo insicure. Ci sentiamo brutte.
E allora forza, uomini, datevi da fare. Portate i bambini dai nonni, lasciateci sul divano con un bicchiere di vino e un libro, mentre vi date da fare in cucina.Fateci sentire meravigliose.
Ci avete già conquistate una volta. Scommetto che potete riuscirci ancora.
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