Abbiamo letto libri, fin da quando erano ancora nella pancia, per abituarli al suono della nostra voce. Abbiamo cantato per loro. Abbiamo parlato con loro. L’autoradio della macchina ha emesso ininterrottamente Vivaldi e Mozart per 9 mesi.
E loro hanno assorbito tutto: ma cosa direbbero i figli appena nati se potessero parlare?
- Io non sono né il tuo ginecologo, né tuo marito, né una delle amiche: e lo so che non hai rispettato quel regime alimentare di cui tanto parlavi. Ormai quel che è fatto è fatto…ma se decidi di allattarmi, possiamo evitare il chiletto settimanale di nutella?
- Ma hai davvero pagato 120 euro quel completino firmato? Davvero? Quello su cui, la prima volta che me lo metti rigurgiterò, la seconda il mio pannolino esonderà e la terza… non ci sarà una terza volta, perché ormai sono cresciuto e non mi sta più!
- Io non so parlare. Non ho né Whatsapp né Facebook. Nemmeno gorgheggio tanto bene. Come faccio ad attirare la tua attenzione senza piangere? E se qualche
vecchia megerasignora attempata ti dice che mi vizi perché mi prendi in braccio, rispondile che per alcool e sigarette, aspetterai almeno l’asilo. - Fattene una ragione: ho i geni tuoi e di papà. Delle vostre due famiglie: in mezzo ci sono anche quelli di tua suocera (mia nonna) e in qualcosa senza dubbio le assomiglierò. Ma anche se ho il suo naso (che per inciso è bellissimo), prometto di non avere mai il suo carattere.
- A proposito di papà: l’ho riconosciuto subito dalla voce. Mamma, posso immaginare che il mio arrivo ti ha travolta…ma ricordati che se non fosse stato anche per lui, io non sarei qui. Fagli qualche coccola, quando ti lascio respirare e digli che lo ami. Da parte di tutti e due!
- Lo so che stai facendo del tuo meglio: ma se mi canti di nuovo quell'insopportabile ninna nanna, dirò la mia prima parola. E giuro che non ti piacerà.
- Non è una gara! Ogni volta che voi mamme vi trovate insieme e confrontate i nostri percentili e i nostri progressi, con la segreta convinzione di avere un precoce genio in casa, noi neonati per la noia piangiamo tutti insieme.
- Quando ero nella tua pancia, ti ho sognata…e ho cercato di immaginare come fossi: ma quando ti ho vista per la prima volta, ho pensato che eri l’essere più straordinario del mondo. Non importa se le foto in giro per casa raccontano che prima eri diversa: ricorda che la luna è tonda, ed è bellissima così.
Dimenticavo: io preferisco i Red Hot Chili Peppers!!
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