Gli uomini sono esseri semplici: a tratti elementari. Il problema è che non sempre ce lo ricordiamo: e poi vengono fuori i casini.
“Niente” è uno degli scogli su cui s'infrange la nostra pazienza e la loro capacità di comprensione.
Se ad esempio (ma così per caso eh) è il mio compleanno e ti dico che non voglio niente (che per me significa facciamo una cosetta semplice, senza fuochi d'artificio), e tu sei così sciocco da pensare che non voglio niente sul serio, significa che manca l'abc.
E allora facciamo un ripasso.
1.Le attenzioni non si chiedono: si danno
C'è qualcosa di più triste che dire “Ehi, domani è il mio compleanno, mi porteresti la colazione a letto?” Credo proprio di no. Un augurio di buon compleanno, un bigliettino con scritto “ti amo”, il caffè pronto, sono piccoli gesti che non si possono chiedere.
2. Leggete il labiale
Ma come è possibile che quando giocate a calcio vi basta vedere come un tizio mette il piede per capire dove tirerà la palla e poi con noi siete assolutamente incapaci di qualsiasi interpretazione? Se dico che non voglio niente, al massimo cenare fuori con la famiglia, mi aspetto che tu prendi quel cacchio si telefono in mano e inizi a cercare un posto carino. Mi aspetto che visto che cucino 364 cene all'anno, la 365esima possiamo farla preparare a qualcun'altro.
3.Avrei tanto voluto portarti un regalo: ma era tutto chiuso
E infatti il mondo non esisteva prima delle sette di sera del giorno del mio compleanno. In realtà non si tratta di proprio di una scusa: a loro manca la programmazione. Sarà perchè in genere sanno fare solo una cosa alla volta. E così se lavorano non riescono a pensare che il compleanno si avvicina e sarà il caso di pensare a qualcosa. E quando sono in palestra idem. E quando stanno con i figli lo stesso. E così pensiero unico dopo pensiero unico, si fanno le sette di sera del giorno X. Provano ad affacciarsi in qualche negozio, ma poi faranno tardi per cena e amen.
4. Tu sei più brava a organizzare!
Lo scusone del secolo: che però se andate a vedere è drammaticamente vero (ed è anche colpa nostra). Perchè soprattutto da quando siamo mamme, ci siamo trovate ad essere quelle che pensano sempre a tutto. La scuola dei bimbi, le visite mediche, lo sport e ovviamente i compleanni. E siamo quelle che comprano il regalo anche alla di lui zia di ottavo grado: perchè tanto siamo più brave. Siamo quelle che pensano all'anniversario e alle feste dei bimbi. Ora, in tutto questo, perchè dovremmo organizzare anche il nostro compleanno??
5.La pigrizia? Imperdonabile
L'unica cosa su cui non si transige è la pigrizia. Non hai avuto un minimo di attenzione per me durante la giornata: e vabè, se uno non te le chiede tu non ci arrivi. Sei arrivato senza manco un vassoio di pasticcini: ma vabè era tutto chiuso. Abbiamo cenato a casa: ma vabbè avevi capito che non volevo andare da nessuna parte.
Ma se, impietosita dalla tua assoluta mancanza di acume, ti spiego tutto e tu continui a non muovere il culo perchè sei pigro, allora vabbè: vorrà dire che il giorno del tuo compleanno la sorpresa sarà un giorno alla Spa. Per me: tu mica hai chiesto niente!
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