Le contrazioni uterine rappresentano uno dei fattori più importanti del parto, cioè quello della forza, attraverso il quale la muscolatura uterina si contrae e senza il quale il parto stesso sarebbe irrealizzabile. Ma di cosa si tratta nello specifico, come funzionano e come si riconoscono? Ve lo spiego nei prossimi paragrafi.
Vediamo quindi insieme quali sono le contrazioni da parto, ovvero quelle che segnalano un imminente travaglio, e come riconoscerle. Il primo consiglio, però, resta quello di frequentare i corsi preparto organizzati negli ospedali o in apposite strutture: qui, le ostetriche potranno spiegare con precisione ed esempi pratici quali siano le contrazioni del parto e quali invece siano le "false" contrazioni.
Contrazioni non da parto: contrazioni di Braxton Hicks
Esiste una tipologia di contrazioni che può spaventare molto le future mamme, soprattutto se al primo figlio. Si chiamano contrazioni di Braxton Hicks e sono uno dei numerosi modi con cui l'utero si prepara gradualmente al momento del travaglio. Per questo motivo, le contrazioni di Braxton possono presentarsi già dal secondo trimestre di gravidanza.
Ma come si riconoscono le contrazioni di Braxton Hicks? Innanzitutto, dalla sensazione di pancia molto tesa e dura. Il tutto accompagnato da un fastidio, come se si avesse un peso che "tira" la pancia. Ma si tratta di contrazioni non dolorose e non ritmiche né frequenti: sono queste le caratteristiche che le differenziano dalle contrazione che preannunciano il travaglio.
Le contrazioni di Braxton si presentano solitamente dopo aver praticato attività fisica o dopo aver fatto uno sforzo, ma non solo: anche i movimenti del bambino nell'utero possono provocarle. Di norma, si esauriscono spontaneamente e si possono attenuare con bagni o docce calde, nonché bevendo di più (non di rado, sono infatti causate da uno stato di disidratazione della futura mamma).
Contrazioni uterine da parto: come sono?
Le contrazioni uterine che si verificano prima e durante il parto hanno diverse peculiarità:
1.CONTRAZIONI - SONO INVOLONTARIE: cioè non è possibile fermarle con la volontà, in nessun modo e in nessuna maniera, in quanto stiamo parlando del movimento di un muscolo liscio;
2.CONTRAZIONI - SONO PERISTALTICHE: ossia si propagano dall’alto (fondo uterino) al basso (segmento uterino inferiore);
3. CONTRAZIONI - SONO INTERMITTENTI: tra una contrazione e l’altra c’è un periodo di riposo, fondamentale per la cellula muscolare per “ricaricarsi” per la contrazione successiva e anche per la donna di recuperare durante il travaglio;
4.CONTRAZIONI - SONO DOLOROSE: questa componente è il risultato dell’interazione di molteplici meccanismi biochimici, fisiologici e psicologici.
Possiamo descrivere la contrazione uterina come un “onda” caratterizzata da un fase di incremento, susseguita da una fase di acme e infine da una fase di decremento.
Come accade per le contrazioni di Braxton, anche in questo caso l'utero si contrae e la pancia si indurisce. Ma la sensazione che si prova non è di solo fastidio: il dolore è simile al crampo mestruale e va crescendo di durata e intensità. Le contrazioni da travaglio sono, poi, regolari ovvero si presentano seguendo un ritmo.
Contrazioni uterine da parto: altre caratteristiche
Altre caratteristiche della contrazione uterini che precedono il parto sono:
1.DURATA CONTRAZIONI: è il periodo di tempo compreso tra l’inizio della contrazione fino alla pausa.
2.FREQUENZA CONTRAZIONI: viene valutata dal numero di contrazioni presenti in 10 minuti.
3.EFFICACIA CONTRAZIONI: si misura dalla capacità di determinare modificazioni delle condizioni ostetriche locali.
La trasmissione delle impulso dalle terminazioni nervose alle cellule uterine e mediata da diverse fattori chimici e ormonali:
A.ESTROGENI: hanno lo scopo di accrescere la velocità di propagazione dello stimolo;
B.PROGESTERONE: incrementa il potenziale di riposo, ha un effetto miorilassante;
C.OSSITOCIANA: è la responsabile dell’innesco della contrazione uterina;
D.PROSTAGLANDINE: favoriscono la contrattilità del muscolo uterino, stimolando la liberazione da parte dell’ipofisi dell’ossitocina.
ALTRI SEGNALI CHE IL PARTO SI AVVICINA OLTRE ALLE CONTRAZIONI
Oltre al dolore simile al crampo mestruale, alla pancia dura, alla durata e al ritmo regolare, le contrazioni da travaglio possono essere accompagnate da perdite di sangue o da rottura delle acque. Le acque, però, si possono rompere ben prima dell'inizio del travaglio vero e proprio e non dare immediatamente origine alle contrazioni.
La contrazione da parto si sente di solito prima nella parte bassa della schiena e poi il crampo si irradia alla pancia, e viceversa. A volte, le contrazioni da travaglio vengono addirittura percepite soltanto nella zona dei reni come se si avesse un forte mal di schiena.
Ma quanti tipi ci contrazioni ci sono?
Il vero aumento definitivo dell’attività contrattile uterina avviene a termine di gravidanza e sfocia nel periodo prodromico prima e nel travaglio di parto poi, con le contrazioni da travaglio in fase attiva.
Dopo il parto le contrazioni continuano con il secondamento e servono ad espellere la placenta, ci sono poi le contrazioni del post partum, che sono comunque intense ma con una frequenza decrescente, e infine ci sono le contrazioni del puerperio che sono di frequenza e intensità decrescenti e progressivamente l’attività uterina si esaurisce del tutto, sono contrazioni che possono risultare più dolorose a donne che hanno avuto più figli.
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