La prima volta che ti ho cullato è stato un fatto d'istinto e di cuore.
Era come se le mie braccia conoscessero già il tuo piccolo corpo, e ti hanno avvolto in una coperta d'amore.
La prima volta che ti ho cullato, tu hai smesso di piangere quando ho accostato il mio viso al tuo. Ho appoggiato la mia guancia e quasi non credevo che tu fossi reale.
E ho sentito il tuo profumo, quel sentore di vita appena nata, così nuova che sembra non essere ancora stata pervasa dell'odore del mondo.
Ho sfiorato quella mano che si tendeva ancora a cercare i contorni del suo universo fatto di acqua e buio... e l'ho tenuta come si tiene una farfalla fragile che ti si posa addosso.
La prima volta che ti ho cullato ho pensato che avrei voluto fermare il tempo, che avrei voluto continuare a scoprirti per sempre, che nulla contava più.
La prima volta che ti ho ho cullato avevo due lacrime che scendevano e la voce incrinata che ti chiamava amore mio. Solo quello, e il resto nulla.
Non c'era più nulla. Non c'era il dolore, la paura, l'ansia.
C'erano una donna e un bimbo.
C'erano una mamma e un figlio.
C'eravamo io e te.
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