>Ci sono giorni in cui Tommaso e Matilde hanno un gran bisogno di passare del tempo con me. Non tutti e due insieme, ma ognuno con il suo spazio e a modo suo. Purtroppo a volte tendiamo a sottovalutare questa necessità, perché vediamo l’essere famiglia con un tutto unico, con padre, madre e fratelli che stanno insieme indiscriminatamente.
Ed è sicuramente meraviglioso, ma man mano che i figli crescono, c’è anche dell’altro. Passato il periodo in cui vivono simbioticamente con noi e iniziano a scoprire il mondo, hanno bisogno ogni tanto di tornare alla “navicella madre”, sedersi sulle nostre ginocchia e lasciare fuori tutto il resto.
Io sono fortunata. Quando mi sposto per eventi e viaggio da una parte all’altra dell’Italia, spesso porto con me uno dei bimbi: e per loro quel viaggio, quel giorno intero da trascorrere da solo con la mamma diventa un insieme di momenti speciali che restano stampati dentro. Le chiacchiere in treno, le passeggiate per la città quando ho finito di lavorare, l’immancabile gelato (anche se è dicembre) preso per la merenda, la scelta del regalo per il fratello o la sorella che è rimasto a casa.
Tempo con i figli: creiamo piccole routine
Trascorrere del tempo da soli con un figlio alla volta è una scelta che andrebbe fatta anche se non ci sono viaggi di mezzo: parlatene con l’altro genitori, con i nonni o con gli zii e fatevi aiutare a trovare delle ore speciali, che passerete da soli con uno di loro. Non sto parlando di una settimana di vacanza, ma semplicemente di un viaggio in macchina, di una merenda in una caffetteria, un’ora di gioco a tu per tu, le chiacchiere sul divano senza che nessuno venga a interrompere. Non dovete fare cose costose o straordinarie, camminare mano nella mano con la mamma e raccontarle cosa hanno fatto a scuola, è già un modo per rendere prezioso (o ancora più prezioso) il vostro legame.
Cerchiamo però di rispettare la sensibilità di ogni figlio, quando si tratta di scegliere un’attività da fare con loro: se vogliono giocare con i lego, non trasciniamoli al cinema perché pensiamo sia più bello. Lasciarli scegliere significa anche avere modo di osservare la loro personalità che si evolve, senza i continui stimoli dati dalla presenza di altre persone.
Il mio tempo con Matilde: la nostra prima passeggiata di primavera
E visto che negli ultimi tempi per vari motivi ho viaggiato più spesso con Tommy, ho deciso di cogliere l’occasione di passare qualche ora da sola con Matilde, e ci siamo regalate la prima passeggiata di primavera. Abbiamo camminato (non tantissimo), parlato (un sacco) e ci siamo vestite con cose che ci facevano stare bene: lei ha messo il vestitino nuovo regalo di Brums, che doveva essere indossato per Pasqua (che poi abbiamo passato a casa, visto che il fratello stava male) e io mi sono messa il rossetto rosso che mi dà energia.
E ci siamo prese per mano, come facciamo da quasi sei anni, e abbiamo camminato insieme.
C’era la luce, c’erano i fiori c’eravamo io e lei.
Ed eravamo felici.
(Matilde durante la nostra passeggiata ha indossato un delizioso abito smanicato bianco e blu, con coprispalla bianco, cappellino e borsetta)
Post in collaborazione con Brums!
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