La placenta è quell’organo a forma di disco, di circa 15-20cm di diametro e di circa 500gr di peso, che è adeso alla parete uterina e durante la gravidanza ha la funzione di nutrire, proteggere e sostenere la crescita del bambino.
Ha una faccia materna e una faccia fetale, i cui vasi non entrano mai a contatto, ma effettuano i lori scambi metabolici e gassosi attraverso la barriera placentare.
Il feto e la placenta sono collegati tra loro attraverso il cordone ombelicale, mentre l’organismo materno comunica con la placenta attraverso delle insenature cariche di sangue, chiamate lacune placentari.
Placenta: quali funzioni svolge?
Ci sono altre numerose funzioni che la placenta svolge:
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Depura e regola i liquidi corporei del feto;
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Permette il passaggio di anticorpi e protegge l’ingresso da numerosi patogeni e sostanze dannose nel sangue fetale (ma non tutte, occhi quindi ad alcuni farmaci, alcuni virus, all’alcol e alla nicotina);
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Permette l’ingresso dell’ossigeno e allontana l’anidride carbonica;
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Fornisce al feto i nutrienti fondamentali come il glucosio, i trigliceridi, proteine, acqua, vitamine e sali minerali che sono presenti nel sangue materno;
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Produce numerosi ormoni come il progesterone, gli estrogeni, la prolattina e la gonadotropina corionica.
Placenta: com'è posizionata?
La placenta può assumere diverse posizioni all’interno dell’utero: può essere anteriore, posteriore, fundica, ma delle volte può assumere una condizione patologica, si può collegare in basso a livello dell’orifizio uterino interno e si chiama placenta previa (che rende necessaria la nascita del bambino attraverso taglio cesareo), in molti casi la placenta poi nel corso della gravidanza con la crescita dell’utero risale, fino ad assumere una condizione non più patologica; per effettuare una corretta diagnosi della placenta previa è necessaria controllare la sua posizione intorno alla 35-36° settimana.
La valutazione del corretto funzionamento della placenta avviene: controllando la regolare crescita fetale, se c’è una corretta quantità di liquido amniotico, la flussimetria dell’arteria ombelicale e la flussimetria delle arterie uterine.
Durante la gravidanza al controllo ecografico alla placenta viene assegnato un grado, che si distingue da un numero da 0 a 3: 0 è la placenta con aspetto omogeneo e 3 è la placenta con presenza di calcificazioni, perciò invecchiata.
Può accadere (per fortuna raramente) che durante la gravidanza la placenta si stacchi dalla parete uterina prima del tempo, ci troviamo di fronte a un evento grave che si chiama distacco di placenta, che può mettere a rischi la salute di mamma e bambino, solitamente da come sintomatologia un’abbondante perdita ematica rosso vivo, perciò se vi trovate di fronte a tale evento recatevi immediatamente nel punto nascita più vicino a voi.
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