Episiotomia, il “taglietto” che spaventa tanto le future mamme, tecnica obsoleta e necessaria solo in determinati casi, vediamo insieme di che cosa si tratta.
Episiotomia: di cosa si tratta
L’episiotomia o perineotomia è l’incisione chirurgica del perineo, cioè quell’area che si trova tra vagina e ano, che viene praticata durante la fase espulsiva per velocizzare le tempistiche del parto, allargando cosi il canale stesso del parto.
Fino a pochi anni fa è una pratica che si faceva di routine, ma ad oggi le evidenze scientifiche ci dicono che è veramente utile solo in pochi casi.
Episiotomia: la donna va sempre avvertita
Quando noi ostetrici/ginecologi ci troviamo di fronte all’eventualità di dover praticare l’episiotomia la prima cosa da fare è quella di informare la donna sul perché ci troviamo di fronte a dover praticare questo taglio, che ovviamente deve essere fatto in anestesia locale, e perché in quella fase del parto risulti importante farlo per lei e il suo bambino.
Episiotomia: perchè viene effettuata?
Quali sono le condizioni per cui risulti necessario svolgere l’episiotomia?
1. Parto operativo (cioè quando vengono utilizzati la ventosa o il forcipe - in rarissimi casi);
2. Sofferenza fetale;
3. Macrosomia fetale;
4. Presentazione anomale del bambino;
Episiotomia: come viene effettuata?
L’episiotomia può essere fatta in due modi:
· Mediana: cioè dalla vulva verso l’ano;
· Medio – laterale: che va dalla vulva verso la natica destra, solitamente è quella maggiormente praticata.
Purtroppo l’Italia risulta essere uno dei paesi dove questa pratica è maggiormente diffusa, spesso perché in alcune realtà si è ancorati alle vecchie pratiche ostetriche.
Episiotomia: come affrontarne le conseguenze
Per la donna che va incontro a episiotomia per le ragioni necessarie legate al parto, può risultare più difficile il recupero post partum. Il mio consiglio è quello di praticare una corretta igiene, di non aver timore ad utilizzare gli antinfiammatori compatibili con l’allattamento, ed utilizzare anche creme locali analgesiche; in un secondo tempo soprattutto alla ripresa dei rapporti sessuali potrà essere d’aiuto effettuare dei massaggi locali che potranno essere utili oltre che per ridare il giusto tono, anche la corretta sensibilità alla zona lesionata.
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