L'idea di Spielberg che traslava sul grande schermo la magia di Roald Dahl mi aveva regalato grandi aspettative su questo film. E infatti ne avevo parlato con infinito entusiasmo.
Questa settimana siamo stati a vederlo e ne ho ricavato una serie di certezze:
1.E' un film per bambini. E la cosa importante è che i bambini si divertano, e ai miei è piaciuto molto. E' piaciuta la trama, è piaciuta la bimba protagonista, sono piaciuti gli effetti speciali. A differenza però di molti film Disney, il GGG ha un solo livello di lettura, e si ferma appunto ai bambini. Guardando Frozen o Rapunzel o Ribelle con gli occhi di un bimbo, si capterà una storia, guardandoli con gli occhi di un adulto, se ne capterà un'altra, fatta di conflitti tra genitori e figli, di accettazione della diversità etc, che sono interessanti a qualsiasi età. IL GGG questo non lo fa. Non c'è un sottotesto: e gli adulti ne sentono molto la mancanza.
2.E' meno inquietante del libro. E questa è una fortuna: perchè molti degli scritti di Dahl sono intrisi di un grande senso di angoscia, e il buio della parte iniziale del libro e la descrizione dei giganti che mangiano i bambini è parecchio disturbante. Per fortuna l'alone Disney ha contribuito ad alleggerire il tutto.
3.Non ci si affeziona ai personaggi. Vi dico un segreto, ma non linciatemi: Sofia è insopportabile. Lo so che è solo una bambina, ma sarà stata a causa del doppiaggio o della faccetta dell'attrice, ho avuto un paio di volte la tentazione di scappare nella sala accanto dove stavano dando Assassin's Creed. Non si conosce la sua storia, non sappiamo come è arrivata all'orfanotrofio, non sappiamo come vive lì dentro. Ci si sente forse più vicino al gigante, interpretato dalla straordinaria mimica dell'attore Mark Rylance, e per un attimo strige il cuore la frase sul bambino che ha preceduto Sofia, il quale “Ha avuto paura solo alla fine” cioè prima di essere divorato dai giganti. Ma fermiamoci qui. E mentre di altri film i miei figli parlano per giorni, di questo non mi hanno più chiesto assolutamente nulla.
Insomma: grandiosi effetti speciali, ma poca empatia verso il pubblico, un'esagerata lentezza nella narrazione, cast non eccezionale. E il film si sta dimostrando un flop in tutto il mondo.
Salvo senza reticenze il messaggio di gentilezza che si vuole trasmettere, e l'idea che la notte possa esserci un Gigante che viene soffiarci i sogni belli perchè il nostro cuore ne ha bisogno.
Per il resto, stavolta, Spielberg ci ha un po' Fanfaronato.
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