Nel fantastico mondo delle mamme, improvvisamente il tuo corpo inizia a vivere di vita propria e smette di appartenerti: eppure non l'hai mai sentito così tuo. La tua pancia diventa una specie di bussola che punta il nord, con dentro un viaggiatore che cresce beato. E ci sono giorni in cui balla un rock and roll fuorioso e altri in cui si culla felice ascoltando il tuo cuore.
Nel fantastico mondo delle mamme un giorno prendi coscienza che tra qualche mese il tuo cuore sarà delicatamente prelevato dal tuo corpo e continuerà a battere per sempre all'unisono con quello dell'essere magico che hai messo al mondo.
Il fantastico mondo delle mamme è un universo di mal di schiena, di passi cauti fatti ondeggiando, di abiti larghi, di "basta giuro che non mangio più di così" e poi la mattina fai colazione con un bicchiere di latte e una colomba pasquale con tutta la carta.
Il fantastico mondo delle mamme è fatto di sogni luminosi, di bambini biondi e bruni, di angeli ricciuti, di manine paffute, di un profumo delicato di pelle nuova di zecca. Ci sono praterie di gorgheggi e boschi intessuti di risate, abbracci forti e delicati, sonni interrotti, balli a due con un pargolo adagiato a guancia contro guancia.
Ma il fantastico mondo delle mamme è anche un abisso, un pozzo dove si scende e a volte (rare per fortuna) non si torna, un caledoscopio di lacrime, come se tutti i dolori del mondo fossero entrati in un'unica folata di vento molesto in quella stanza di ospedale.
E allora alle mamme serve un coraggio infinito per fare a ritroso quella strada, per tornare da quel bimbo che piange, da quel marito affacciato in fondo al tunnel che spesso non sa che fare.
Ma un passo dietro l'altro si risorge, le braccia si fanno più forti, gli occhi si spalancano, il sorriso torna.
Nel fantastico mondo delle mamme non tutto va come dovrebbe: ma noi siamo magiche, siamo resistenti, siamo coraggiose.
Siamo mamme. Giusto?
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