A volte penso che la civiltà di un paese sia direttamente proporzionale alla quantità di auto che si fermano per far passare i pedoni. Da quando sono mamma, la scarsa attenzione di noi italiani mi colpisce ancora di più.
Ho atteso invano sulle strisce in varie combinazioni: molto incinta, con passeggino, incinta e con passeggino, con più bambini per mano. Eppure sono davvero pochi quelli che non solo si ricordano che quello è un nostro diritto, ma che si lasciano impietosire. Magari si girano e mi guardano sotto la pioggia, tutta zuppa perché sto coprendo con un ombrello i miei figli: ci girano anche la testa, ma mica si fermano. Crescendo mio figlio è diventato un vero censore delle strisce pedonali: ogni macchina che non ci fa passare viene apostrofata ad alta voce come “gran maleducata”. Perché noi gli abbiamo spiegato che attraversare sulle strisce è un suo diritto, e Tommaso sa che con i diritti dei bambini non si scherza mai. Ma i suoi bersagli preferiti sono quelli che parcheggiano sopra le strisce pedonali vicino all’Asilo. Ovviamente la prima ad essere controllata sono sempre io: sei abbastanza distante dalle strisce?? È la domanda che mi fa invariabilmente tutte le mattine. Ma se qualcuno si azzarda a parcheggiare lì sopra e lui lo vede, mi mette in croce. Io la prima volta che ha apostrofato una signora dicendole che con tanto spazio, parcheggiare sulle strisce era maleducazione, volevo sparire…ma poi ho capito che a 5 anni, lui stava già lottando per i suoi diritti, e anche per quelli degli altri. Ora, quando succede (e un paio di volte hanno anche spostato la macchina) ci guardiamo soddisfatti e lui mi dice sempre: vedi, mamma, anche i grandi piano piano imparano le cose. Vero: applichiamoci tutti un po’ di più e lasciamo che i bambini ci insegnino ad essere migliori!.
Commenti
Aahahhahahhah: e se lo meritano tutto...ma perchè viviamo in un mondo di gente che non rispetta nemmeno i più elementari diritti?
Che dolcezza! Anch'io lascio che parlino i miei figli, in circostanze simili, ma soprattutto perché sanno essere più delicati di me: la sottoscritta - lo ammetto - dà un ottimo esempio nel rivendicare i diritti, ma non nella modalità adoperata per farlo: di solito, a guidatori che non si fermano dinanzi a me, me incinta, me con uno, due e adesso 3 bambini, alzo il fatidico dito... centrale :-(