I baci delle mamme non spuntano dal nulla, perché sono stati cresciuti dai baci delle loro mamme e dei loro papà. Ogni donna se li tiene pronti, dentro al cuore, e non sa nemmeno di averli. Se ne stanno lì, chiusi in una scatola, sotto a mille altre cose, pronti a fiorire.
E poi quando ci mettono quel bimbo tra le braccia, non appena lo vediamo così minuscolo e stupito, lo scrigno dei baci si apre all'improvviso e sono tutti lì per lui.
Ma i baci non restano gli stessi per tutta la vita. All'inizio ci sono i baci della scoperta: quelli che diamo sulle manine fragili del nostro cucciolo, quelli profumati di latte e amore che appoggiamo sulla testina.
Ci sono i baci a fior di pelle, dati quando finalmente dorme, col terrore di svegliarlo di nuovo ma che non resistiamo a tenere per noi: sono baci leggeri come una farfalla, che si posano silenziosi su di lui.
E poi quando i bimbi crescono ci sono i baci solleticosi, quelli che fanno fare delle gran risate, dati in mezzo alle panciotte e sui piedini nudi: o magari dietro al collo profumato, quando li avete il braccio e scostate loro i capelli per arrivare a sfiorare la pelle di seta.
E dei baci schioccanti, che ne dite? Quelli sono i miei preferiti: li stampiamo in mezzo alle guance e sono così rumorosi che tutti, tutti ci sentono, e capiscono quanto ci amiamo!
A volte i baci delle mamme sono tristi, pieni di rimorso. Sono quelli che si danno la mattina prima di scappare al lavoro, quando si vorrebbe restare a casa a guardar crescere il nostro cucciolo. Ma sono anche quelli che si danno col cuore stretto, pensando ad un futuro difficile, quando il lavoro non c’è.
Per fortuna i baci delle mamme sono magici, e guariscono di tutto per un bel po’ di tempo: dal ginocchio sbucciato al cuore spezzato, passando per il brutto voto a scuola.
Poi non si sa come, a volte diventano un po’ fastidiosi: e figli adolescenti che prima vivevano dei nostri baci, li schivano un po’ vergognosi e un po’ arrabbiati di desiderarli ancora.
Ma i baci delle mamme, lo sappiamo bene, non finiscono mai: ce n’è sempre uno scrigno pieno, in quel cuore grande, e aspettano con pazienza di volare di nuovo sulle guance dei nostri piccoli.
Anche se magari piccoli non sono più!
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