L’avete pensato anche voi?
O magari conoscete una futura mamma che con orgoglio (o con terrore) ha già deciso (come se si potesse) che il pargolo s’inserirà nella routine domestica con la stessa semplicità con cui mettete in una boccia d’acqua il nuovo pesce rosso. Un po’ mi fanno ridere e un po’ mi fanno tenerezza queste donne, che pensano che avere un figlio tra le braccia sia una cosa come un’altra.
Che loro non allatteranno mai in pubblico, perché è un gesto privato, che continueranno a regalarsi cene a due con il compagno, che usciranno il fine settimana con le amiche e andranno a fare shopping da sole.
Perché, anche se nessuna di noi è Maria Montessori, forse non è così difficile capire che se a tuo figlio viene fame al centro commerciale, sarà difficile non allattarlo in pubblico, perché lui non sa che è un gesto privato. Sa che ha fame. E a meno che non siate supportate da una rete di assistenti, nonni e baby sitter che manco la Hunziker si può permettere, è difficile che in una settimana abbiate la possibilità di fare cena romantica/serata amiche/pomeriggio shopping.
Ma tanto, non ve ne fregherà più niente. O meglio, ogni cosa acquisterà un valore diverso: in alcuni casi sarà molto più prezioso di prima! Perché cambiare, che tutte interpretano come in peggio, può anche essere cambiare in meglio. Perché la piega del parrucchiere del venerdì, oggi indispensabile, diventerà poca cosa davanti alla prima treccia che la vostra bimba di tre anni riuscirà a farvi.
Perché mollare 50 sfumature di grigio/rosso/verde e blu per libri come il Gruffalò, Peter Pan o Piccolo Giallo e Piccolo Blu, non significare leggere meno, ma leggere meglio. Perché anche il lavoro che odiate prende un senso, se serve a dare un futuro a vostro figlio. E l’amore per il compagno? Se il rapporto è buono e solido, un figlio trasformerà il vetro in diamante e anche tante piccole sciocchezze che prima erano motivo di litigio, adesso scompaiono.
Non abbiate paura di cambiare, mamme: e ve lo dice una che aveva giurato a se stessa di non abbandonare mai il suo tacco dodici, il suo mojito e la sua scintillante vita notturna. Adesso metto le scarpe da tennis, bevo acqua (e un botto di caffè, per ripianare le ore di sonno mancanti) e le mie notti sono sempre piene di gente simpatica. Ed io sono felice..
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