Confesso: sono una portatrice sana d'ansia. Oddio, sana mica tanto. A volte ne ho così tanta che mi servirebbe la fascia bebè per portarmela dietro più comodamente, almeno avrei le mani libere
Ho paura dell'altezza, degli spazi stretti, del volare in aereo, dell'autostrada, delle falene e delle galline. Ho pure paura di fare il bagno nei laghi. Già vi sento ridere: se volete potete dirmelo anche voi che le falene ogni anno fanno più morti dei leoni.
E da quando sono diventata mamma, la mia ansia a conduzione familiare è diventata una multinazionale: perchè ho scoperto paure che non sapevo di avere.
E se smetto di guardarlo e non respira più?
E se qualcuno me lo porta via?
E se mangia la mela e si strozza?
E se si affaccia dal terrazzo e cade?
E se mi sento male con lui/loro in casa e nessuno ci soccorre?
Potrei scriverci un libro sulle mie paure. Poi un giorno mi sono messa a riflettere: e mi sono detta che in questo libro non voglio che siano anche i terrori dei miei figli. Non voglio che le mie paure siano un freno alla loro vita. Non voglio che l'ansia con cui lotto ogni giorno diventi il macigno che se li tira a fondo.
Facciamoci coraggio mamme: e lasciamo dormire i nostri cuccioli senza tenere una mano sulla loro pancia per controllare che siano vivi. Guardiamoli volare felici sulle altalene e scendere dagli scivoli, incoraggiamoli a tuffarsi nella vita...dopo avergli insegnato a nuotare.
Spieghiamo loro che il mondo è complesso, ma anche bellissimo: e mentre osserviamo insieme la notte, non facciamoci prendere dalla paura del buio, ma concentriamoci sulla bellezza delle stelle. Prendiamo la nostra ansia e mettiamole un bel guinzaglio: sicuro non scompare, ma magari potremmo finalmente domarla!
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