Avete presente quella cosa nell’immagine? Sì la ehm…aspettate mi sfugge il nome: ah sì, la chiave! Quella che serve per chiudere il mondo fuori dalla porta, in qualsiasi posto voi siate.
Quella che rappresenta la privacy, di cui voi mamme avete scordato l’esistenza non appena vi hanno messo il pargolo tra le braccia. Anche un po’ prima, a dirla tutta. Non so come funziona negli altri paesi del mondo, ma qui in Italia, all’annuncio della gravidanza improvvisamente la vostra vita diventa di dominio pubblico: ma mica per cattiveria, ci mancherebbe. Succede in automatico.
La gente inizia a calcolare quando l’avete fatto, per sapere quando nascerà il piccolo, i parti della vostra famiglia vengono narrati a ritroso fino alla settima generazione, e le persone iniziano a guardarvi con occhio critico per misurarvi il bacino, e vedere se le dimensioni ci sono. Tipo vacche al mercato, avete capito no? Poi, quando la pancia cresce ecco che iniziano a toccarvi.
Anche le perfette sconosciute non esitano ad allungare la mano sulla quella zona così delicata. Ma io, signora di cui non conosco il nome, mi permetto forse di pizzicarti il sedere per vedere se la cellulite si muove? Per me era così traumatico che a tutt’oggi, quando un’amica incinta mi dice vuoi sentire come scalcia? Mi viene da rispondere no, grazie!!
Fortunatamente le tastate si fermano con i nove mesi: ma la privacy dopo si fa ancora più lontana. Ormai è arrivato lui, l’agognato pargolo, che ti placcherà a uomo (anzi a donna) per i prossimi N anni. Te lo porterai in bagno, farai pipì con lui in braccio, tenterai di metterti le lenti a contatto mentre lo ninni nella carrozzina, e quando crescerà inizierai a farti al doccia piegata a star tak perché lui deve lavarti i capelli. Non potrai esimerti, una volta che inizierà a parlare, dai suoi complimenti, espressi spesso in pubblico: ma che bella pancia morbida che hai, mamma!
E non appena camminerà, piomberà in bagno quando meno te lo aspetti, qualsiasi cosa tu stia facendo, si prenderà uno sgabello e ti dirà "Posso guardarti?" E magari alla fine ti farà anche un applauso. Ma piano piano la ruota gira: e allora un giorno quella cosa la ehm…chiave, giusto? Diventerà di nuovo importante. Tipo quando il figlio si porterà una sfacciata fidanzata a casa e non esiterà a chiudersi in camera con lei ed io finalmente potrò tornare a chiudermi in bagno a leggere Jane Austin, come facevo tanti anni prima. A tempo indeterminato..
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