Bambine: siete solo principesse?

Bambine, l’Italia è un paese fantastico! L’importante è che non sognate troppo, e non desideriate essere come i vostri amici maschi. E no, qui non sia mai che si giochi a “Fare finta”! O perlomeno, ricordatevi sempre di essere principesse in pericolo, donne che cucinano, piccole cenerentole. Giù le mani dalle costruzioni: mica vorrete diventare architetti, un giorno? E non vi azzardate a guardare le stelle: è meglio lasciare le astronavi ai maschi, visto che noi non sapremmo nemmeno come parcheggiarle. Ricordatevi, bambine, di chiedere per Natale dei cosmetici: noi dobbiamo essere sempre belle e splendenti, per alleggerire le cupe giornate dei nostri signori e padroni quando tornano dall’ufficio. E non è mai troppo presto per scoprire quale rossetto ci sta meglio: anche se abbiamo tre anni. Leggere è importante, e anche scrivere: in questo caso le poesie vanno benissimo. Ma che non vi veda mettere giù due addizioni, che anche la matematica è roba da maschi. Non sforzate il vostro cervellino! E se un giorno siete da sola con un’amichetta e volete giocare alla principessa nel castello, come si fa? Dove lo trovate un Principe bello e coraggioso che vi venga a salvare? Magari potete fare finta: ma non sia mai che vi vedano gli amici dell’Associazione Pro Vita (oppure il Vescovo!!!): perché poi sarebbe come nel terribile libro gender Salverò la Principessa, che ha causato il ritiro di una bambina dalla scuola da parte dei genitori (cattolici). C’erano due bambine che giocavano: una era la principessa e l’altra il cavaliere. Finita lì. Ma voi non ci provate ad essere quello che non siete, care bambine. Non vi azzardate a sognare di volare via, ad essere parte attiva nella vostra vita. Mettetevi sedute ed aspettate che qualcuno venga a salvarvi, a dirvi quello che dovete pensare e quello che dovete dire: e non scordatevi di sorridere! Senza sorriso che bambola sareste… E se il principe azzurro non arriva? Allora prendetevela con quelli del Pro Vita, che credono ancora alle favole..