E' inutile dire quanto io adori figli e marito: sono cinque anni che lo racconto in questo blog. Ormai si sarà capito. Eppure mi sono accorta in questi anni che l'importanza di avere del tempo per me è sempre sottovalutata e sottostimata. E' come se fosse considerato normale che io divida equamente le mie ore tra figli/marito/lavoro/casa, senza pensare che c'è una parte della mia mente e della mia anima che ha anche bisogno di altro.
Quando io penso alla figura di una mamma, all'interno della famiglia, me la immagino come la fiammella che attrae le falene. Quelle farfalle sono così incantate dalla luce, così desiderose di starle vicino, che non vorrebbero per niente al mondo che si spegnesse. La fiammella dovrebbe restare per sempre il centro del delicato volo delle falene.
E così siamo noi madri: la verità però è che nessun essere umano può trascorrere davvero le proprie giornate senza raccogliersi mai in se stesso, senza gustare un attimo di silenzio, senza aprire il libro che ama o guardare il film che preferisce.
La nostra testa piena di mille pensieri dedicati agli altri, il nostro corpo esausto per le poche ore di sonno, devono essere messi in carica. Dobbiamo staccare, riprendere il controllo: ma soprattutto dobbiamo farlo senza sensi di colpa.
Così io, soprattutto quando sono particolarmente sotto stress, ho imparato a dire alla mia famiglia che non ho voglia di parlare. Se siamo in macchina chiedo loro di lasciarmi per un po' fuori dalla conversazione, così che la mia testa sia libera di vagare verso pensieri rilassanti.
Non vergognatevi a riprendere i contatti con le amiche, ad andare in palestra, fare teatro ed iscrivervi ad un'associazione. Non vergognatevi a dire pacatamente: voglio del tempo per me.
Respirare non significa smettere di amare i nostri bimbi. Significa avere la possibilità di voler loro bene ancora di più, ma soprattutto, ancora meglio!
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