Essere mamma non è uno stato fisico. Non solo. Essere mamma è uno stato dell'anima, è un processo del cuore, è quella sensazione di avere tanto amore dentro che lo senti traboccare, e a volte trasformarsi in due lacrime che ti rigano le guance.
Perchè non tutte le mamme possono, la notte, stringere a sé un fagotto che odora di latte. Non tutte le mamme possono contare le dita dei piedini e delle manine, e stupirsi di quanto sono perfette. Ci sono mamme che hanno sentito una vita nuova accendersi dentro di loro, e poi volare via in poche settimane, come la fiamma di una candela che non ha abbastanza forza per attecchire e diventare fuoco. Ci sono mamme che solo per pochi minuti hanno stretto i loro figli tra le braccia.
Li hanno coccolati e vestiti e poi hanno dovuto lasciarli andare. Ci sono mamme che hanno combattuto battaglie durissime accanto ai loro ragazzi malati, e sono rimaste con una stanza vuota e tanti ma e se che martellano in testa. Ci sono mamme che cercano un figlio che non arriva, mamme a cui la gente fa domande indiscrete e dolorose, mamme che rischiano di chiudersi in un buco nero di depressione e solitudine. E allora voglio ringraziare queste mamme-sorelle per il loro coraggio, per la forza con cui ogni giorno scendono dal letto, nonostante tutto e tutti.
E vorrei abbracciarle, e dire che il loro amore è così prezioso che non deve mai, mai svanire. Che sono e saranno sempre mamme, anche se il figlio non lo tengono tra le braccia ma lo cullano nel loro cuore. A tutte voi mamme meravigliose, grazie per l'esempio che ci date ogni giorno.
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