Ai miei figli vorrei regalare delle passioni.
La voglia di lottare per realizzare un sogno.
Ai miei figli voglio offrire un traguardo: anzi no, voglio insegnare a cercarsi un traguardo, a vivere i giorni appieno.
Voglio spiegare che non dobbiamo ammazzare il tempo davanti ad uno schermo o con un controller in mano, ma che il tempo è l'alleato prezioso per costruire la nostra vita.
Voglio che le piccole cose, per loro, diventino grandi, e le grandi piccole. Che conoscano l'importanza dell'amore, ma che davanti ad ogni cosa mettano il rispetto.
Voglio che comprendano che i soldi servono, ma non devono renderci asserviti a loro.
Voglio che imparino a scrutare le persone che hanno intorno, a leggerle e a capirle, senza limitarsi a mettere un cuore su un selfie ben riuscito.
Voglio che sappiano difendersi, che abbiano un bagaglio di parole, idee e concetti che permetta loro di non mettersi in balia del primo che passa.
Voglio che siano liberi e non schiavi: liberi di partire, se serve, liberi di staccarsi dalla famiglia, liberi di tentare l'avventura di vivere lontano da noi, liberi di affrontare ogni sfida da soli, pur sapendo che noi siamo comunque qui.
Voglio che facciano sentire la loro voce, con la stessa forza e lo stesso orgoglio di quel primo pianto in sala parto perchè nessuno potrà dire loro: STATE ZITTI e togliere il diritto di parlare.
Voglio che non dimentichino l'importanza di un abbraccio, che sappiano accogliere il dolore di chi soffre, che non approffittino mai di chi è più debole.
Sogno un giorno di vederli felici, questi figli, ovunque la marea della vita li porterà.
Io me ne starò qui, a guardare quell'orizzonte luminoso e a pensare a che dono sia stato averli messi al mondo.
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