Tempo fa ascoltavo una madre lamentarsi dei due figli adolescenti: a causa delle foto ammiccanti di una e di quelle delle serate bomba dell’altro, doveva subire battute e battutine sul luogo di lavoro.
Questo post, quindi, è per i genitori, ma anche e soprattutto per voi, figli. I ventenni sono cresciuti avendo accesso ad una tecnologia che permette loro di dare visibilità e mettere in piazza i propri sentimenti, le proprie immagini, i propri pensieri. In un periodo della vita in cui richiedono molte attenzioni, in cui è necessario auto affermarsi, la potenza di questo strumento viene moltiplicata dalle insicurezze o le false sicurezze degli adolescenti.
E così si postano indiscriminatamente anche quelle cose che un tempo erano ammantate di privacy: il bacio col fidanzatino, la preparazione prima dell’uscita serale, lo sballo delle 2 di notte. Il pensiero sotterraneo è: guardate quanto sono figo.
Facebook o Instagram mangiano…e accumulano. Poi però l’adolescenza passa velocemente e a 19-20 anni vi trovate all’Università, o a cercare un lavoro. Ma sapete che i Social vengono scandagliati da coloro che dovranno giudicarvi? Il motivo è semplice: se tutti i fine settimana postate immagini di alcool e sbronze, magari il lunedì non sarete al top. E nemmeno gli altri giorni.
A volte benedico la fortuna di avere avuto un’adolescenza non social: così oggi solo i testimoni conoscono le minchiate che posso aver fatto da ragazzina. E non tutto il mondo, come succede a voi. Fatevi questa domanda, prima di postare e scrivere qualsiasi cosa: sarò così orgoglioso di questa foto anche tra 10 anni? Ah, e un consiglio…non aggiornate sempre in tempo reale il vostro profilo: se siete su di giri, magari difficilmente capirete ciò che è bene e ciò che è male.
Ma questo post vale anche per gli adulti. Siete sicuri di quello che state postando? Siete sicuri che mettere continuamente foto di vostro figlio sul vasetto, un giorno sarà divertente per lui come lo è per voi adesso? Facciamoci qualche domanda in più.
Magari aspettiamo un giorno o due a postare le nostre cose, giusto il tempo per riflettere se è giusto o meno quello che facciamo. Tanto poi resta tutto lì: per sempre..
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