La felicità è fatta di regole? A volte sì. È fatta di istanti, di impulsi, di slanci: ma è fatta anche di piccole regole che se rispettate ci fanno stare meglio. E vale sia per i piccoli che per gli adulti. Vi posso dire le nostre?
L’abbraccio del mattino. Abbracciarsi è una medicina potentissima. Cura un brutto sogno, la voglia di continuare a dormire, il fatto che per colazione non ci sono i biscotti preferiti. Nessun mattino dovrebbe mai iniziare senza un abbraccio. Ma uno di quelli belli, eh: lungo lungo e stretto stretto.
Parliamo tanto: ascoltiamo tantissimo. Ci sono famiglie più o meno silenziose. Ma le parole sono un regalo: che facciamo a noi e che facciamo agli altri.
Le parole vanno donate e vanno ricevute. Le parole hanno bisogno di tempo: soprattutto quando a chiacchierare sono i bimbi, che hanno un modo tutto loro di mostrarti quello che succede. Parliamo insieme, ascoltiamo insieme.
Ricordiamoci come si fa a giocare. Che sia uno scarabeo la sera quando i figli dormono, o che sia la partita di calcio tutti insieme sul prato, il gioco ci unisce, ci diverte, cancella i brutti pensieri. Giocare fa crescere i figli e fa restare giovani i genitori. Grazie, prego e per favore. Non sono cose scontate: sono gli scalini che conducono verso un mondo più gentile. Sono parole magiche da piccoli e da grandi, che rendono le frasi più morbide, più orecchiabili. Le richieste più fattibili. E sono gratis!
Spegniamo la tv. E i cellulari. E i tablet. A cena, quando di solito si sta tutti insieme, isoliamoci dal resto del mondo: ci serve per ricucire le ore lontane e renderci di nuovo famiglia. Mangiare tutti insieme, guardandoci in faccia è un momento speciale.
Non andiamo mai a dormire col cuore arrabbiato. Il rancore e il dolore sono cuscini davvero scomodi. L’angoscia di un bambino che cerca di addormentarsi senza il bacio della mamma, arrabbiata con lui, sarà un ricordo cattivo che porterà con sé per sempre. Apriamo i nostri cuori, liberiamoli da ogni sassolino, e non potranno che funzionare meglio.
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