È stato pubblicato il DM 39 26 giugno 2020 ADOZIONE PIANO SCUOLA 2020-2021: 54 pagine fitte di indicazioni su come dovrà svolgersi il prossimo anno scolastico per i nostri figli. Ho cercato di riassumere i punti fondamentali.
SCUOLA: SI RIPARTE A SETTEMBRE 2020
Nel mese di settembre 2020, le attività scolastiche riprenderanno su tutto il territorio nazionale in presenza nel rispetto delle indicazioni finalizzate alla prevenzione del contagio contenute nel Documento tecnico, elaborato dal Comitato tecnico scientifico (CTS). In ciascuna Regione l’organizzazione dell’avvio dell’anno scolastico sarà articolata, in primo luogo, con la istituzione di appositi Tavoli regionali operativi, insediati presso gli Uffici Scolastici Regionali del Ministero dell’Istruzione
PAROLA D’ORDINE: FLESSIBILITà
Ecco le indicazioni per la gestione dei gruppi di studenti:
- una riconfigurazione del gruppo classe in più gruppi di apprendimento;
- l'articolazione modulare di gruppi di alunni provenienti dalla stessa o da diverse classi o da diversi anni di corso;
- una frequenza scolastica in turni differenziati, anche variando l’applicazione delle soluzioni in relazione alle fasce di età degli alunni e degli studenti nei diversi gradi scolastici;
- per le scuole secondarie di II grado, una fruizione per gli studenti, opportunamente pianificata, di attività didattica in presenza e, in via complementare, didattica digitale integrata, ove le condizioni di contesto la rendano opzione preferibile ovvero le opportunità tecnologiche, l’età e le competenze degli studenti lo consentano;
- l'aggregazione delle discipline in aree e ambiti disciplinari, ove non già previsto dalle recenti innovazioni ordinamentali;
- una diversa modulazione settimanale del tempo scuola, su delibera degli Organi collegiali competenti. Le istituzioni scolastiche avranno cura di garantire, a ciascun alunno, la medesima offerta formativa, ferma restando l’opportunità di adottare soluzioni organizzative differenti, per realizzare attività educative o formative parallele o alternative alla didattica tradizionale.
Il ruolo delle comunità territoriali per la ripresa delle attività scolastiche
Gli enti del territorio dovranno collaborare così:
- favorire la messa a disposizione di altre strutture o spazi, come parchi, teatri, biblioteche, archivi, cinema, musei, al fine di potervi svolgere attività didattiche complementari a quelle tradizionali, comunque volte a finalità educative;
- sostenere le autonomie scolastiche, tenuto conto delle diverse condizioni e criticità di ciascuna, nella costruzione delle collaborazioni con i diversi attori territoriali che possono concorrere all’arricchimento dell’offerta educativa, individuando finalità, ruoli e compiti di ciascuno sulla base delle risorse disponibili.
Disabilità e inclusione scolastica
Non sono soggetti all'obbligo di utilizzo della mascherina gli studenti con forme di disabilità non compatibili con l'uso continuativo della mascherina. Per l’assistenza di studenti con disabilità certificata, non essendo sempre possibile garantire il distanziamento fisico dallo studente, potrà essere previsto per il personale l’utilizzo di ulteriori dispositivi. Nello specifico in questi casi il lavoratore potrà usare unitamente alla mascherina chirurgica guanti in nitrile e dispositivi di protezione per occhi, viso e mucose. Nell’applicazione delle misure di prevenzione e protezione si dovrà necessariamente tener conto delle diverse disabilità presenti
Personale Ata
Le istituzioni scolastiche organizzano, singolarmente o in rete, attività di formazione specifica per il personale docente e ATA, in materia di utilizzo delle nuove tecnologie relativamente alle diverse mansioni e professionalità (docenza, attività tecnica e amministrativa, di accoglienza e sorveglianza).
Organizzazione degli spazi e di entrate ed uscite
In ogni scuola è necessario prevedere attività di organizzazione degli spazi esterni e interni, per evitare raggruppamenti o assembramenti e garantire ingressi, uscite e distanziamenti adeguati in ogni fase della giornata scolastica, per alunni, famiglie, personale scolastico e non scolastico. In tema di trasporto pubblico locale e di trasporto scolastico dedicato, si dà atto della necessità di attivare un apposito tavolo di lavoro coordinato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, con la partecipazione del Ministero dell’Istruzione e dei rappresentanti delle Regioni, di UPI – Unione delle Provincie d’Italia, di ANCI – Associazione Nazionale dei Comuni d’Italia per capire come procedere.
Le singole istituzioni scolastiche potranno riorganizzare, migliorare e valorizzare eventuali spazi già presenti a scuola attraverso interventi di manutenzione ordinaria o di “edilizia leggera” finalizzata alla manutenzione straordinaria, in accordo con gli Enti locali, creando spazi supplementari in aree all’aperto interne alla pertinenza scolastica.
E le scuole dell’Infanzia?
C’è particolare attenzione ai più piccoli nel documento: ed ecco i punti salienti.
-la stabilità dei gruppi: i bambini frequentano per il tempo previsto di presenza, con gli stessi educatori, insegnanti e collaboratori di riferimento;
- la disponibilità di uno spazio interno ad uso esclusivo per ogni gruppo di bambini, con i suoi rispettivi arredi e giochi che saranno opportunamente sanificati. Tutti gli spazi disponibili (sezioni, antisezioni, saloni, atrii, laboratori, atelier) dovranno essere “riconvertiti” in spazi distinti e separati per accogliere stabilmente gruppi di apprendimento, relazione e gioco.
- la colazione o la merenda andranno consumati nello stesso spazio di esperienza dedicato al gruppo dei bambini; il pasto sarà consumato negli spazi adibiti alla refezione scolastica, adeguatamente organizzati, oppure secondo i suggerimenti di carattere generale più avanti impartiti;
- la suddivisione, con segnaletica mobile, degli eventuali spazi esterni disponibili per i diversi gruppi di bambini presenti nella scuola, con utilizzo da parte di ogni gruppo di un’area dedicata con i propri giochi, anche in tempi alternati, previa pulizia delle strutture.
Già ora l’ingresso dei bambini avviene in una fascia temporale “aperta” (che spesso raggiunge i 90 minuti: dalle 7,30 alle 9,00), fascia che potrà essere adeguata alle nuove condizioni, programmata e concordata con i genitori. Analogamente potrà avvenire per le fasce di uscita, al termine dell’orario scolastico.
Le attività educative dovranno consentire la libera manifestazione del gioco del bambino, l’osservazione e l’esplorazione dell’ambiente naturale all’esterno, l’utilizzo di giocattoli, materiali, costruzioni, oggetti nelle diverse forme già in uso presso la scuola dell’infanzia.
Laboratori nella scuola primaria e secondaria di primo grado
Tutte le attività didattiche di carattere laboratoriale saranno svolte avendo cura di predisporre l’ambiente con le consuete accortezze in ordine alla sicurezza, ma con particolare attenzione a che lo svolgimento di dell’attività avvenga dopo che è stata effettuata la sanificazione.
Refezione scolastica
Anche per la refezione scolastica, visto e considerato quanto sia importante il suo ruolo sociale ed educativo si dovrà far riferimento al Documento tecnico del CTS, partendo dal principio che essa vada garantita in modo sostanziale per tutti gli aventi diritto, seppure con soluzioni organizzative differenti per ciascuna scuola. Se ciò non è possibile, gli Enti locali potranno studiare con le ditte concessionarie del servizio la realizzazione di soluzioni alternative di erogazione, all’interno dell’aula didattica, opportunamente areata e igienizzata al termine della lezione e al termine del pasto stesso, finanche la semplificazione del menù, qualora gli approvvigionamenti delle materie prime dovessero risultare difficoltosi.
Attività degli ITS Nella pianificazione dell’annualità 2020-2021
Si va verso il recupero delle attività pratiche non svolte nel precedente anno formativo, in linea di continuità con il percorso biennale
Partecipazione studentesca
Le istituzioni scolastiche provvedono a garantire spazi adeguati per le assemblee e per ogni forma di declinazione della rappresentanza e della partecipazione studentesca, nel rispetto delle regole del distanziamento fisico, ovvero, ove ciò sia reso necessario, a garantire comunque lo svolgimento di dette attività anche con modalità a distanza.
E se dovesse tornare il Covid? Piano scolastico per la Didattica digitale integrata
Se dovesse tornare l’emergenza, potrebbe essere disposta nuovamente la sospensione della didattica in presenza e la ripresa dell’attività a distanza, attraverso la modalità di didattica digitale integrata.
Ma ovviamente ci auguriamo che quello che è successo in questo 2020, doventi presto solo un brutto ricordo!
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